Cerca e trova immobili
CONFINE

Ragazzo morto in Valmalenco, non si esclude l'omicidio

Proseguono le indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco ritrovato senza vita lunedì in un bosco
Ragazzo morto in Valmalenco, non si esclude l'omicidio
Proseguono le indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco ritrovato senza vita lunedì in un bosco
COMO - Proseguono le indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne scomparso misteriosamente in Valmalenco lo scorso 7 dicembre e ritrovato lunedì da alcuni sciatori in una zona boschiva impervia. Al momento non si esclud...

COMO - Proseguono le indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne scomparso misteriosamente in Valmalenco lo scorso 7 dicembre e ritrovato lunedì da alcuni sciatori in una zona boschiva impervia. Al momento non si esclude nessuna pista: il decesso potrebbe essere imputabile a una disgrazia durante l'escursione del giovane di Albavilla o a un suo improvviso malore.

Ma al vaglio degli inquirenti - riferisce l'ansa - ci sono anche altre ipotesi, come l'omicidio. Ad alimentare i dubbi sull'intervento di una terza persona è il fatto che il cadavere sia stato trovato in luoghi a lungo battuti da decine e decine di uomini del Soccorso Alpino, della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, anche con l'ausilio di cani molecolari. Insomma, il suo corpo potrebbe essere stato portato in un secondo momento nel luogo in cui è stato poi ritrovato.

L'autopsia predisposta dal magistrato, che verrà effettuata oggi, sarà utile a fornire delle risposte più chiare.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE