Il “baffo” sfrecciava a 157 km/h, ma il limite era di 80

Ma stamani l’imputato non si è presentato in aula. Il processo nei suoi confronti è aggiornato al prossimo 3 dicembre
LUGANO - Stamattina avrebbe dovuto comparire davanti a una Corte delle Correzionali per rispondere di grave infrazione alle norme della circolazione. Stiamo parlando di Roberto Da Crema, il televenditore italiano meglio noto come “baffo” e per l'occasione difeso dall'avvocato Chiara Buzzi, che il 14 gennaio 2016 a Mendrisio era stato pizzicato in autostrada mentre con la sua Fiat sfrecciava a 157 chilometri orari. Il limite era però di 80. Lo si evince dall’atto d’accusa firmato dal procuratore Antonio Perugini.
Ma quest'oggi in aula l’imputato non c’era. Il dibattimento è dunque stato aggiornato al prossimo 3 dicembre alle 11. Se anche allora il televenditore 65enne non comparirà, la Corte - presieduta dal giudice Mauro Ermani - potrà precedere in contumacia.




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