Massaggi o altro?

Negata la licenza edilizia a un'attività avviata in uno stabile residenziale che fa storcere il naso ad alcuni condomini
CHIASSO - Massaggi? Secondo alcuni condomini si tratterebbe piuttosto di prostituzione, non ammissibile in uno stabile residenziale. È così che il Municipio di Chiasso è dovuto intervenire per dirimere una vertenza che ormai va avanti da 3/4 anni. Il salone massaggi in questione è sito in uno stabile in via degli Agustoni, a pochi passi dalla dogana.
Gli ultimi tasselli di questa vicenda - riportata oggi dal CdT - risalgono a un paio di settimane fa. L'esecutivo, infatti, ha richiesto dalla titolare dell'appartamento una domanda di costruzione per il cambiamento di destinazione dello spazio dell'attività commerciale.
Alla donna, però è stata rifiutata nuovamente la licenza edilizia. Contro la decisione, ora, è stato inoltrato ricorso al Consiglio di Stato.
Non è certo il primo caso posto all'attenzione dei servizi comunali di Chiasso di abitazioni trasformante in centro massaggi o in casa a luci rosse. Ma spesso è difficile reperire gli indizi necessari per identificare l'esercizio del meretricio.




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