Il presunto omicida di Albino era stato espulso dalla Svizzera
Il giovane aveva richiesto, senza averne diritto, lo status di rifugiato politico
BERGAMO - Era stato espulso dal Ticino il giovane marocchino accusato dell'omicidio della moglie 19enne, avvenuto martedì notte nei pressi di Albino, in provincia di Bergamo.
Come riferisce il Giornale del Ticino, nell'aprile del 2014 era stato intimato ad Amine El Ghazzali l'abbandono del suolo elvetico. L'uomo era entrato clandestinamente in Svizzera e aveva fatto richiesta (senza averne diritto) come rifugiato politico.
Dal pass di uscita rilasciato dall'Ufficio federale della migrazione risulta che El Ghazzali è nato il 10 ottobre 1990, e ha quindi 24 anni (e non 25 come era stato reso noto).
Insieme a lui, per l'efferato delitto (la vittima è stata colpita da oltre 20 coltellate) è stata arrestata una 16enne ticinese di origine kosovara, J.S., che si trova nel carcere minorile Beccaria di Milano, in attesa dell'interrogatorio che sarà condotto dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minori di Brescia.




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