Campeggio sì, però di lusso: e il glamping arriva in Ticino

Dalle case sugli alberi agli igloo di vetro e le tende nomadi: un trend consolidato nel mondo che nel 2015 potrebbe fare la prima comparsa in Svizzera italiana, al camping La Piodella di Muzzano
MUZZANO - Si chiama glamping ed è molto più di una curiosa combinazione di parole. Campeggiare con classe, nel comfort che aspira al lusso e all’originalità, in mezzo a una natura che non rinuncia all’agio. Una sfera a duemila metri di quota, un caravan bohemian super accessoriato, un mulino a vento o le tende della steppa asiatica: un trend avviato negli spazi aperti di Africa e Oceania, abbracciato con entusiasmo dagli americani e pian piano giunto in Europa, dove si è esteso senza rispettare confini, giusto le leggi. Che, fino a un paio di anni fa, impedivano al Ticino l’installazione di strutture fisse nei campeggi. L’iniziativa parlamentare del 2012 ha smosso una situazione ormai anacronistica: e per la prima volta il “glamorous camping” potrebbe fare capolino nella Svizzera italiana, a cominciare dal 2015 nel campeggio Tcs La Piodella di Muzzano.
Nel resto del Paese è cosa nota da tempo, fra gli estimatori. La Pinte du Vieux Manoir a Murten, Canton Friburgo, una casa sul lago e un “diamante di vetro” sull’albero aperti lo scorso San Valentino, hanno «una clientela prevalentemente svizzera», conferma la pr Esther Beck. I quindici whitepod di Les Giettes, Canton Vallese, igloo a 1.400 metri con vista mozzafiato e ogni genere di comfort - non ultimo il servizio te del pomeriggio - vengono prenotati “per il 60% da svizzeri, 20% francesi “, osserva Céline Antonioli, manager della struttura. Si va dai 390 ai 450 franchi nella stagione estiva, fino ai 640 in quella invernale. A breve distanza in linea d’aria, a Rochers-de-Nave nel canton Vaud, si può dormire a 2mila metri di quota in sette yurte, tende utilizzate in Mongolia, che il Guardian ha indicato come il quarto più bel glamping in Europa. Nulla di così ambizioso a Soletta, che a Pentecoste ha inaugurato una yurta con materassi futon e sei metri di diametro, 80 franchi a notte, tenda safari con due camere da letto, 120, minilodge romantica, carrozzone in legno dal fascino perduto, tenda Octopus con tentacoli che conducono nelle varie stanze o tenda bianca degli indiani d’America. Un esperimento estivo che promette di non venire abbandonato a settembre, alla luce del favore che ha riscosso finora: almeno trenta contatti al giorno di turisti interessati a sperimentare un nuovo modo di fare vacanza.
Fatte le debite proporzioni di target e numeri, se i pernottamenti nei campeggi in generale languono, -3,4% rispetto all’anno passato, altrettanto non si può dire del glamping. Per questo il Tcs, che in Svizzera gestisce una trentina di campeggi, ha deciso di puntare su questa formula. “La domanda esiste – riconosce il portavoce ticinese Renato Gazzola – C’è sempre più gente che vuole fare esperienze di campeggio. Si tratta di evitare di cadere nel banale o nel cattivo gusto. Non vogliamo trasformare i campeggi in baraccopoli, come negli anni 60-70”. Il responsabile dei camping Tcs Olivier Grützner conferma: “Il futuro dei campeggi, anche per il Tcs, si orienta sempre più sul Glamping e spazi carichi di atmosfera, vicini alla natura ma con i necessari confort”. Tepee, tende mongole, pods, zirkuswagen: questa la direzione da prendere anche in Ticino, per sfruttare in maniera esteticamente godibile e remunerativa quel 30% di superficie che il Cantone ha destinato a strutture semi-mobili. “Data la mancanza di grandi superfici, non vedremo i glamping lussuosi e spaziosi come quelli costruiti in Inghilterra o in Spagna.
Sicuramente offriremo agli ospiti spazi più raccolti, ma funzionali e piacevoli, sfruttando le peculiarità naturalistiche in loco di laghi e fiumi. L’esperienza di Soletta di sta rivelando molto interessante”. Una decisione definitiva non è ancora stata presa, ma è più che probabile che La Piodella prenderà a modello le strutture installate a Soletta. “È un mondo da scoprire: in Svizzera interna il gradimento è tale che sono sempre esauriti”.



