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CANTONETempi di lavoro ridotti per alcuni dipendenti di Unione Farmaceutica Distribuzione

28.09.12 - 12:45
Il Direttore Keller: "Misura necessaria, i farmaci costano sempre meno".
Foto Ti-Press
Tempi di lavoro ridotti per alcuni dipendenti di Unione Farmaceutica Distribuzione
Il Direttore Keller: "Misura necessaria, i farmaci costano sempre meno".

LUGANO - Riduzione del grado di impiego dal 100 al 60%. È la richiesta avanzata di recente dall’Unione Farmaceutica Distribuzione SA ad alcuni suoi dipendenti. La ditta, con sede a Barbengo, si occupa della distribuzione dei farmaci presso le farmacie del Cantone e conta complessivamente un centinaio di lavoratori. Si tratta di una scelta a norma di legge come ci riferisce Rolando Lepori dell’UNIA: “Questa misura è possibile a due condizioni. Lo si può fare subito se il lavoratore è d’accordo. Se invece il dipendente non è d’accordo, la ditta deve concedere prima il periodo di disdetta regolare dell’attuale contratto e poi proporre un contratto con grado di impiego inferiore”. Tuttavia la misura potrebbe sottendere difficoltà aziendali di una ditta importante.

La motivazione - Lo abbiamo chiesto direttamente a Mattia Keller, direttore di Unione Farmaceutica Distribuzione SA: ““Sarebbe sbagliato drammatizzare, la richiesta tocca una parte marginalissima del personale, ampiamente al di sotto dei 10 dipendenti. Tale esigenza si rende necessaria perché i grossisti farmaceutici e le farmacie sono in difficoltà. E’ in difficoltà perché lo Stato sta abbassando i prezzi ed i margini dei farmaci e se ciò accade anche i margini di distribuzione si riducono. Il farmaco su prescrizione medica riconosciuto dalla Cassa malati sottostà a un prezzo indicato dall’Autorità federale. Se l’Autorità decide di ridurre il prezzo su un singolo prodotto o su un gruppo di prodotti, automaticamente chi ne risente è il valore del farmaco sul mercato. Dal momento in cui un farmaco esce dalla fabbrica, fra il prezzo di fabbrica e quello che paga il pubblico, ci siamo noi e le farmacie, c’è la nostra sopravvivenza, ed è proprio quello spazio, che si chiama margine di distribuzione, che oggi si riduce.  Per dirla in parole povere, portare una confezione di medicinali in farmacia costa sempre come prima, perché i costi fissi sono molto elevati, ma quello che produce il prodotto in termini economici è in diminuzione. Ma c’è anche un altro fattore da tenere in conto. Il consumo in generale fa fatica. La riduzione del consumo  al dettaglio in Svizzera è stata di recente dimostrata anche da uno studio dell’UBS. Con queste condizioni quadro sarebbe negligente se non tirassimo le debite conclusioni. Dunque bisogna sfruttare tutto quello che si può, per essere efficaci ed affrontare il futuro e lo stiamo facendo, toccando  un numero di dipendenti bassissimo, ma soprattutto evitando di licenziare”.  

Il sindacato  - Difficoltà dunque negli affari. Eventualità che viene confermata anche da Rolando Lepori, esperto all’interno dell’UNIA, del settore farmaceutico: “Evidentemente c’è stato un calo degli affari, da cui la necessità di ridurre il tempo di lavoro per alcuni impiegati, una misura adottata probabilmente anche per evitare licenziamenti. Noi non possiamo intervenire o chiedere spiegazioni senza un mandato diretto del lavoratore. Avremmo potuto farlo solo in caso di una riduzione del salario. Non possiamo essere parte contrattuale. Inoltre nel settore farmaceutico non c’è un contratto collettivo. C’è la proposta di  fissare il minimo contrattuale a tremila franchi ma il Cantone e l’Ispettorato del Lavoro stanno facendo delle indagini supplementari e per il momento l’iter è bloccato”.

Una ditta a misura del Ticino  - Nello specifico della situazione Mattia Keller sostiene che al momento alcuni dei dipendenti stanno dimostrando comprensione per le misure prese: “ si constata che se viene presa questa misura, vuol dire che la ditta è attiva, altrimenti sarebbe stato peggio. Ovviamente se nel prossimo futuro le cose cambiano sarò felice di trarne le conseguenze in positivo”.
Infine il Direttore dell’UFD tiene a precisare che seppure questa misura  determini una informazione poco positiva per la ditta, Unione Farmaceutica Distribuzione è una realtà importante per il Ticino con circa 100 persone impiegate: “A Barbengo siamo un unicum a livello svizzero perché qui esiste un centro dedicato al nostro Cantone, con circa 20'000 articoli a magazzino. Per garantire la qualità che il  paziente merita, abbiamo ultimamente introdotto innovazioni tecnologiche, migliorato il servizio e  investito fortemente nell’impianto automatico che prepara le comande. Stiamo implementando e snellendo i processi di produzione con investimenti che avranno importanti ricadute sul Ticino”.
 

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