Lugano continua ad aumentare, e non è una città solo per ricchi

Il quadro tracciato dallo studio sul bilancio migratorio: più partenze e meno arrivi. «Sempre più polo universitario attrattivo». L'impatto dell'accordo fiscale con l'Italia.
Il quadro tracciato dallo studio sul bilancio migratorio: più partenze e meno arrivi. «Sempre più polo universitario attrattivo». L'impatto dell'accordo fiscale con l'Italia.
LUGANO - Lugano cresce. A dirlo è lo studio, elaborato dall’ufficio statistico, sul bilancio migratorio. E, secondo le parole usate dal sindaco Michele Foletti, il quadro «non è di una città per vecchi o solo per ricchi».
Arrivi e partenze - Nello specifico, gli arrivi sono stati 5’814, mentre le partenze 5’422. I flussi migratori in arrivo più importanti provengono dall’estero, in particolare dall’Italia. A questo proposito, come sottolineato dal data scientist Lorenzo Barisone, si tratta di «un trend storico. Sarà interessante vedere il dato nei prossimi anni, anche alla luce dell’accordo fiscale firmato con l’Italia».
L'impatto dell'accordo fiscale - La tassazione per i nuovi frontalieri, insieme con l’aumento dei prezzi delle case nelle fasce italiane di confine (per esempio Como), potrebbe incrementare ancora di più il numero. «Già si nota in alcuni settori lavorativi, per esempio quello farmaceutico – conferma Foletti – ci sono potenziali frontalieri che, invece, hanno deciso di venire a vivere a Lugano».
I dati "ticinesi" - Un dato interessante riguarda il saldo migratorio con gli altri comuni ticinesi, in questo caso negativo. Nello specifico, il segno meno si registra con Bellinzona e Chiasso. Mentre il bilancio è in attivo con Mendrisio e Locarno.
Lugano città universitaria - Le cause principali delle partenze da Lugano sono riconducibili a motivi professionali (24,2%), motivi di studio propri (12%), rientro nel luogo d’origine (11,1%), ricerca di una migliore qualità della vita (10,2%) e costo di vita troppo elevato (5,1%). Per quanto riguarda gli arrivi, invece, il motivo principale si conferma il lavoro (45,8%). Seguono i motivi di studio (23,7%). E, a questo proposito, è stato sottolineato come Lugano si configuri sempre di più come città universitaria.
Altri dati - Il saldo migratorio positivo per tutte le fasce d’età tra i 10 e i 49 anni «contribuisce - si legge nello studio - alla crescita della popolazione attiva e alla riduzione dell’età media». Le migrazioni (arrivi e partenze) sono state particolarmente elevate fra i 20 e i 29 anni. Inoltre, il saldo è in attivo sia per le persone sole sia per i nuclei domestici con figli.
Composizione reddituale degli arrivi - Per quanto riguarda gli arrivi, il 31% è di individui a medio - basso reddito. Il 25%, invece, ha un reddito basso. Circa le migrazioni interne, i motivi sono la ricerca di una migliore qualità della vita (40,1%), motivi di salute (17,7%), passaggio da affitto a proprietà e viceversa (11,4%), separazione o divorzio (5,4%)





Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!