Chilometri di coda sull'A2? Colpa delle buche


La decisione della Dogana italiana di chiudere una corsia a causa dei solchi nella carreggiata: «Superiori ragioni di sicurezza»
La decisione della Dogana italiana di chiudere una corsia a causa dei solchi nella carreggiata: «Superiori ragioni di sicurezza»
CHIASSO / COMO - In questi giorni, chi deve recarsi in Italia si sarà reso conto di come, specie negli orari di "punta", si formino code lunghissime sull’A2. Ieri pomeriggio, per esempio, dopo le 16, la colonna superava già i cinque chilometri.
La dogana italiana chiude una corsia - Non c’entrano, in questi casi, i lavori sull’A9 in corso da mesi e che dovrebbero finire per l’Ascensione. I rallentamenti, infatti, sono dovuti in grandissima parte alla decisione della dogana italiana di chiudere, «per superiori ragioni di sicurezza», una delle due corsie di marcia presso il valico autostradale di Brogeda.
«Buche di notevoli dimensioni sulla strada» - Da noi contattata, la sezione operativa di Ponte Chiasso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha spiegato che il motivo è la presenza sulla carreggiata «di buche di notevoli dimensioni».
«Interventi in corso» - Al momento «sono state avviate le procedure finalizzate a pervenire al pieno e funzionale ripristino del manto stradale». Non appena gli interventi si concluderanno «si procederà alla tempestiva riapertura della corsia».
Le feste e il bollino nero del traffico - La speranza è che il ripristino della corsia arrivi in tempi brevi. Le prossime settimane, infatti, si preannunciano calde dal punto di vista della viabilità. Ascensione (29 maggio-1° giugno), Pentecoste (7-9 giugno) e Corpus Domini (19-22 giugno) sono infatti imminenti.
Gli assi viabilistici "caldi" - L'Ufficio federale delle strade (USTRA) è corso ai ripari annunciando gli inevitabili disagi alla viabilità che si concentreranno, come da tradizione, sugli assi nord-sud dell'A2 San Gottardo e dell'A13 San Bernardino.
Non congestionare i centri abitati - L'USTRA coglie l'occasione per ricordare che gettarsi sulle strade secondarie non è la soluzione. Code e rallentamenti sulle arterie principali spesso provocano un riversamento indesiderato del traffico sulla viabilità ordinaria, causando disagi ai residenti delle località limitrofe e portando al collasso i trasporti regionali.
«Restare in autostrada anche in situazioni di ingorgo» - Tali circostanze comportano a loro volta maggiori difficoltà per gli spostamenti privati e professionali, per la circolazione dei mezzi pubblici (autobus, autopostali) e per la mobilità ciclopedonale sulle reti cantonali e comunali, con un conseguente aumento del rischio di incidenti. Per questo motivo è importante proseguire il viaggio in autostrada anche in situazioni di ingorgo, se non altro per una questione di riguardo nei confronti della popolazione locale.