Droga, sequestri record in dogana nel 2024: «Trend rispettato anche in Ticino»

I numeri elvetici segnano un netto incremento degli stupefacenti di contrabbando. La retrospettiva del 2024 in Ticino.
I numeri elvetici segnano un netto incremento degli stupefacenti di contrabbando. La retrospettiva del 2024 in Ticino.
BELLINZONA / BERNA - Quasi cinque volte tanto: Per essere precisi, dai 243 chili del 2023 ai 1105 chili dell’ultimo anno. Le cifre mostrano l’imponente aumento, in dodici mesi, della quantità di marijuana sequestrata a livello svizzero. Il dato è stato comunicato nel consueto report stilato dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), a testimonianza di un netto incremento generale di tutti gli stupefacenti sequestrati, in particolare cocaina, ketamina e cannabinoidi.
Frontiera sud: «Il trend viene rispettato» - La tendenza si riscontra anche alla frontiera sud, come confermato a tio/20minuti dall’UDSC. «Il trend viene rispettato - spiegano - va ricordato che la stragrande maggioranza dei sequestri importanti riguarda un traffico di transito». Cioè, vale a dire, «merce proveniente e destinata all’estero».
I casi più importanti - Per avere una retrospettiva “ticinese” sull’argomento, può essere utile citare alcuni casi di cronaca in cui sono stati coinvolti, nel 2024, i collaboratori dell'UDSC. Il 19 gennaio, un cittadino albanese di 41 anni è stato fermato al valico doganale di Ponte Faloppia a Novazzano mentre tentava di attraversare la dogana con a bordo oltre 100 grammi di cocaina e alcuni grammi di eroina abilmente occultati.
17 chili di cocaina in macchina - Il 27 gennaio, invece, un ucraino di 25 anni residente in Italia è stato fermato a Stabio: nascondeva nella propria vettura 17 chili di cocaina. Il 30 gennaio, un 46enne italiano residente nel Mendrisiotto, è stato trovato in possesso di alcune decine di grammi di cocaina: è stato arrestato in quanto sospettato di essere coinvolto in un importante traffico legato alla compravendita di droga.
Con la droga nello zaino - Il 7 febbraio, invece, un algerino di 50 anni residente in Francia e un 31enne brasiliano residente in Italia sono stati fermati a Stabio con due chili di cocaina in macchina. Un mese dopo, il 6 marzo, una 20enne cittadina colombiana residente in Spagna, è stata individuata su un treno a Mendrisio: nello zaino nascondeva più di un etto e mezzo di cocaina. Il 22 maggio un 34enne e un 22enne di origine rumena sono stati arrestati perché trovati a Chiasso Brogeda con un chilo di cocaina in macchina.
Lo spaccio a clienti locali - In estate, il 13 luglio, un cittadino albanese di 39 anni residente in Albania viaggiava a bordo di una vettura con targhe tedesche in entrata verso la Svizzera. È stato fermato presso il valico autostradale di Chiasso Brogeda ed è stato trovato in possesso di circa 4,5 chili di cocaina occultati nell’auto. A seguito di un’inchiesta, un cittadino svizzero di 24 anni domiciliato nel Mendrisiotto, è stato arrestato perché sospettato di essere coinvolto in un'attività di spaccio di sostanza stupefacente a clienti locali.
Le bistecche di contrabbando - A livello svizzero, degne di nota sono anche le cifre costantemente elevate registrate nel settore del contrabbando di carne. Nel 2024, l’UDSC ha individuato circa 208 tonnellate di carne di contrabbando. Sono, invece, oltre 500 in tre anni «La maggior parte - scrive l'UDSC - è stata contrabbandata in Svizzera in modo professionale, cioè organizzato e coordinato».
«Piccoli invii su furgoni non refrigerati» - I malviventi, di solito, tentano di importare carne prodotta a basso costo dall’estero, senza pagare i dazi e l’imposta sull’importazione, e di venderla nella confederazione «a prezzi svizzeri. La merce è stata spesso suddivisa in piccoli invii caricati su veicoli privati o furgoncini, a volte anche non refrigerati». La lotta al contrabbando di carne non è importante «solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della salute. I reati gravi possono essere puniti con multe elevate e pene detentive e, se i colpevoli sono cittadini stranieri, con l’espulsione».
La merce viene distrutta - Anche in questo ambito, non sono mancati i casi in Ticino. Di regola, fa sapere l'UDSC, «se non viene rispettata la catena del freddo durante il trasporto, la merce viene distrutta per ragioni di salute pubblica». Il contrabbando «di grandi quantità riguarda generalmente casi relativi a merci commerciali destinate direttamente alla ristorazione o alla rivendita presso esercizi pubblici».
UDSC






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