
REDOG Ticino compie 50 anni. Nelle interviste video i racconti e le prospettive future
MENDRISIO - Dal tragico terremoto in Irpinia al maltempo che ha devastato la Mesolcina e la Vallemaggia. Dalle macerie di Gaziantep, in Turchia, al dramma di Bombinasco, nel Luganese. Da decenni, i volontari di REDOG Ticino, insieme con i loro cani, ricercano persone disperse, in superficie e sotto le macerie, in tutte le parti del mondo.
Il traguardo - Il gruppo è entrato nel cinquantesimo anno di attività. Abbiamo intervistato alcuni componenti al campo di Genestrerio, dove i cani imparano a confrontarsi con qualsiasi condizione. E i padroni apprendono con loro.
Gli interventi - Il presidente Fabio Giussani, accompagnato dal suo pastore belga, spiega nella video intervista la genesi del gruppo, raccontando «i momenti importanti vissuti insieme», dai sismi dell’Italia Meridionale alle ferite inferte dall’alluvione a Cevio.
L’Irpinia - Paola Poli, responsabile del gruppo catastrofe, da oltre 40 anni in REDOG, ha fatto il suo primo intervento in Irpinia nel 1980: «Avevo appena superato l’esame di abilitazione - spiega mentre accarezza Boom, bracco tedesco di cinque anni e mezzo - Dopo un mese, si verificò questo terribile sisma. I primi a partire dalla Svizzera furono i ticinesi, per via della vicinanza con l’Italia». Fu «una cosa grande e inaspettata: mai avrei pensato di partire così presto, essendo molto giovane. Ma è stato giusto essere lì, in quel momento, a fare ciò per cui mi ero preparata così duramente».
La tragedia di Bombinasco - Per lei, l’intervento emotivamente più intenso è stato quello a Bombinasco. «Come si fa, in generale, a mantenere il sangue freddo? Dipende da persona a persona - aggiunge - le emozioni spesso escono poi dopo, una volta tornati a casa».
Il futuro - Il vicepresidente Edy Zellweger, insieme al suo border collie, ha fatto il punto sulle sfide future del gruppo. «Per prima cosa, chi fosse interessato può prendere contatto con noi attraverso la nostra pagina web». Fare parte del gruppo comporterà alcune rinunce. «Ma riportare a casa una persona dispersa vale tutti i sacrifici fatti»