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I più penalizzati rialzano la testa: il video

BIASCAI più penalizzati rialzano la testa: il video

20.02.23 - 06:30
Per i carnevali ambrosiani lo stop pandemico è durato praticamente quattro anni. In Riviera potere alla regina Taitü.
Foto di Davide Giordano
I più penalizzati rialzano la testa: il video
Per i carnevali ambrosiani lo stop pandemico è durato praticamente quattro anni. In Riviera potere alla regina Taitü.

BIASCA - Finalmente. È l'anno della rivincita per i carnevali ambrosiani, quelli più penalizzati dall'era Covid. Da Tesserete a Brissago tornano maschere e coriandoli. Tio/20Minuti racconta in un video l'entusiasmo che regna a Biasca dove non si festeggia ormai dal lontano 2019.  Il vice presidente Patrick Piazza è raggiante: «Era ora. C'è grande entusiasmo in tutta la regione. Il nostro carnevale rappresenta una vera tradizione ed è mancato a tanti». 

Una mano agli esercenti – Tradizione, ma anche elemento sociale ed economico. Come spiega l'esercente Thiago Lopes. «È così. La gente trova nel carnevale un modo per unirsi, per ritrovarsi. Da parte nostra invece abbiamo la possibilità di fare buoni incassi». Piazza lo dice apertamente: «Il carnevale vuole venire incontro agli esercenti. Non penalizzarli. Questa deve essere un'opportunità per fare girare l'economia del posto». 

Viva la regina – Il carnevale di Biasca si svolgerà dal 22 al 26 febbraio. «Con particolare attenzione alla regina Taitü, il re Naregna lo mettiamo da parte», evidenzia Piazza. Intanto ecco Vania Biaggi, membra del comitato organizzatore. «Questa pausa forzata l'abbiamo vissuta male. È vero che lo scorso anno c'era stata un'edizione ridotta gestita dagli esercenti. Ma il vero carnevale manca dal 2019. Tanto. A Biasca il carnevale è un'istituzione».

Corteo e carri – Era l'ultima settimana del febbraio 2020 quando le autorità decisero di fermare tutto considerando l'avanzata della pandemia. Si era appena chiuso il Rabadan di Bellinzona. E i carnevali ambrosiani rimasero a bocca asciutta. «Adesso siamo pronti a tornare – evidenzia Enea Beretta, altro membro di comitato –. Uno dei nostri punti forti è il corteo. E i carristi sono al lavoro da tempo».

La coda di un periodo magico – La collega Ramona Abate aggiunge: «Il carnevale ambrosiano ha il suo fascino. È la coda di un periodo magico. Certo, questo ha anche un lato malinconico. Ma fa parte della tradizione. Così come fanno parte della tradizione piatti come polenta e asino, risotto. E poi i borlitt, i nostri dolci». 

Voglia di coriandoli – Intanto anche tra la popolazione è partito il conto alla rovescia. «Al carnevale di Biasca andrò sicuramente – dice Alessandra Raschetti –. Forse mi vestirò da pantera o da tigre. Se vado per rimorchiare? No, sono super impegnata». Graziano Gianora è altrettanto felice. «Sono uno che fa festa volentieri. Mi difendo bene». Sua sorella Fabiana ammette: «Il carnevale è soprattutto allegria». Nella zona della stazione si incontra anche Paolo Signarelli: «Sono una specie di mascotte per il carnevale di Biasca. Sono contentissimo di questo ritorno».

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