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QUINTO«La squadra è un'istituzione, qui si cresce a pane e hockey»

18.03.22 - 05:59
Dopo la "grande impresa", il sindaco Aris Tenconi evidenzia perché l'Ambrì è tanto importante per l'Alta Leventina.
Ti-Press
«La squadra è un'istituzione, qui si cresce a pane e hockey»
Dopo la "grande impresa", il sindaco Aris Tenconi evidenzia perché l'Ambrì è tanto importante per l'Alta Leventina.
«I ristoratori della zona – spiega – si organizzano con ampio anticipo quando sanno che ci sono le partite casalinghe. E le case di vacanza si riempiono».

QUINTO - «Da giorni qui non si fa altro che parlare dell'impresa sportiva dell'Ambrì». Aris Tenconi, 45 anni, sindaco di Quinto (e dunque anche delle frazioni di Ambrì e di Piotta) riassume così l'entusiasmo che si respira in Leventina dopo la pazzesca qualifica ai pre play off della squadra di Luca Cereda, con una rimonta da record fatta di sei vittorie consecutive. E non si parla solo di aspetti agonistici. Anzi. È lo stesso sindaco a sottolinearlo. «L'Ambrì per noi è importantissimo anche da un punto di vista sociale ed economico».

Il Comune di Quinto conta poco meno di mille abitanti. Di cui alcune centinaia suddivise tra Ambrì e Piotta.
«La nostra è una piccola, grande realtà. In tutta l'alta Leventina i bambini crescono già con l'Ambrì nel DNA. È sempre stato così. A livello aggregativo questa squadra ha un potere enorme. Ti dà anche un'identità ben precisa, ti entra nel sangue. Io per esempio sono cresciuto a pane e hockey. Soprattutto come tifoso. Il fatto che i bimbi già da piccoli vadano a pattinare alla pista li lega in maniera indissolubile ai colori biancoblù». 

Economicamente che indotto vi porta avere l'Ambri nel massimo campionato?
«L'Ambrì rappresenta un motore economico incredibile per l'intera regione. I ristoratori della zona si organizzano con ampio anticipo quando sanno che ci sono le partite casalinghe. Si genera un grande indotto anche per i fornitori di cibo o di bibite».

Senza contare che la pista stessa, durante i match, necessita di diversi lavoratori su chiamata.
«Spesso si tratta di leventinesi che hanno così la possibilità di avere un lavoro part time o un'entrata economica supplementare».    

Che dire delle case di vacanza e del turismo?
«Ci troviamo in una regione periferica che, tuttavia, si anima grazie alla presenza di questa squadra. L'Ambrì ha tifosi in tutta la Svizzera italiana. Non solo. Molti vengono anche da oltre Gottardo, ad esempio dalla zona di Lucerna. Da un punto di vista turistico la squadra porta notevole movimento in valle».

Ci sono indizi concreti che glielo fanno affermare?
«Certo. Ce ne rendiamo conto ad esempio vedendo le baite che si illuminano durante i weekend in cui la squadra gioca alla Gottardo Arena. Oppure dalle auto o dalle persone in più che circolano».   

La sfida dei pre play off contro il Losanna scatta stasera. Pronostico?
«La squadra vola sulle ali dell'entusiasmo. E la stessa cosa stanno facendo i tifosi. C'è grandissima attesa per il match casalingo di domenica, mi immagino gli spalti gremiti. Il Losanna è forte, ma a questo punto tutto è possibile». 

La testimonianza: «Noi, conosciuti in tutto il mondo»
Sonja Aebischer, classe 1951, opera come volontaria per lo shop biancoblu da una quarantina d'anni. «Sono nata col cognome Peter e sono originaria di Airolo – dice –, ma abito ad Ambrì da una vita. Per la gente della valle l'HCAP è qualcosa di importantissimo. È un club conosciuto in tutto il mondo. Anche in Canada o negli Stati Uniti si chiedono come fa ad andare avanti una squadra del genere in un posto così piccolo. ll nostro microcosmo suscita tanta curiosità e, di conseguenza, anche simpatia. Un paio di volte all'anno arrivano pullman dalla Germania o dall'Austria per sostenere la squadra. E uno si domanda: perché? È questa unicità a distinguerci e a renderci fieri».

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