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BELLINZONA

Scavano per un palazzo, e i lavori si bloccano per un ritrovamento

Sul posto è intervenuta una squadra del Servizio di archeologia per una attenta valutazione dei reperti
Scavano per un palazzo, e i lavori si bloccano per un ritrovamento
Lettore tio/20minuti
Scavano per un palazzo, e i lavori si bloccano per un ritrovamento
Sul posto è intervenuta una squadra del Servizio di archeologia per una attenta valutazione dei reperti
L'esame ha dato esito negativo: «Resti vecchi di una o due generazioni». Indagini simili sono quasi all'ordine del giorno: «Quattro o cinque a settimana».
BELLINZONA - Qualcosa di inatteso è emerso nel corso degli scavi per l'edificazione di un palazzo in via alla Moderna, in quel di Bellinzona. Niente di cui preoccuparsi, va detto, ma tuttavia sufficiente a scomodare l'Ufficio dei beni cultural...

BELLINZONA - Qualcosa di inatteso è emerso nel corso degli scavi per l'edificazione di un palazzo in via alla Moderna, in quel di Bellinzona. Niente di cui preoccuparsi, va detto, ma tuttavia sufficiente a scomodare l'Ufficio dei beni culturali.

Sul posto sono infatti intervenuti gli uomini del Servizio di archeologia per una attenta valutazione del ritrovamento che, a un primo sguardo, consiste in una serie di massi disposti in quello che sembra essere un ordine preciso e, quindi, opera dell'uomo.

Più è in profondità, più è antico - «Si è potuto svolgere le verifiche senza fermare il cantiere», ci segnala Simonetta Biaggio-Simona, capo dell'Ufficio dei beni culturali. «Già dalla profondità dello scavo si può intuire a che epoca risale il reperto - aggiunge -. Se non è particolarmente profondo i resti possono essere recenti, o vecchi al massimo di qualche centinaio di anni. Bisogna anche verificare se vi siano attorno frammenti, ad esempio di ceramiche o altro». 

«Nulla di rilevante» - In questo caso gli accertamenti sono state veloci: «Avevano notato delle possibili alterazioni nel terreno e, in accordo con la direzione lavori, abbiamo fatto il nostro lavoro. Ma non è emerso nulla che avesse rilevanza dal punto di vista archeologico. Si tratta di resti vecchi di una o due generazioni». 

Di indagini simili se ne effettuano quasi quotidianamente: «Soprattutto nei perimetri di interesse archeologico ne vediamo in media 4/5 alla settimana in tutto il cantone - prosegue Biaggio-Simona -. Nella maggior parte dei casi, si risolvono dando esito negativo». 

Ci sono poi i casi eccezionali, come quello recente di Claro: «Laddove c'è tanta "sostanza" nel terreno, occorre effettuare degli scavi e in quel caso ci si accorda con la direzione dei lavori. A Claro abbiamo raccolto tante informazioni rilevanti delle quali daremo notizia a breve», conclude l'esperta.

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