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CANTONEOperazione nostalgia, è tornato il camion della Migros

10.09.20 - 06:00
L’iniziativa è stata voluta per festeggiare i 15 anni dei Nostrani del Ticino.
Migros Ticino
Operazione nostalgia, è tornato il camion della Migros
L’iniziativa è stata voluta per festeggiare i 15 anni dei Nostrani del Ticino.
Ma non a tutti il veicolo evoca bei ricordi: «Hanno contribuito a far chiudere molti negozietti di Paese. Perché mettergli a disposizione il suolo pubblico?».

MENDRISIO - In Ticino è tornato il glorioso camion della Migros. In queste settimane sulle strade e in diverse piazze di tutto il cantone ci si potrà imbattere nello storico veicolo che durante il secolo scorso approvvigionava le zone più discoste della Svizzera. 

Negli anni ‘60, di questi “supermercati viaggianti” ce n’erano addirittura 144. Poi le abitudini di consumo sono cambiate, la mobilità delle persone è notevolmente aumentata, le vallate si sono spopolate e, nel 2007, il servizio ambulante è stato definitivamente interrotto. 

Un giro del Ticino - L’operazione “amarcord” è stata voluta per festeggiare il 15° anniversario dei Nostrani del Ticino, «linea a chilometro zero e fiore all’occhiello della nostra cooperativa regionale», spiega il responsabile della comunicazione Luca Corti. Il tour è iniziato ieri con le tappe di Mendrisio Borgo e Arzo e terminerà il 26 settembre, quando il camion “tornerà a casa” al Centro Migros di Sant’Antonino. Nel mezzo, altre 27 soste, fra le quali non mancano alcune fra le zone più discoste del nostro Cantone.

Suolo pubblico per iniziativa privata - Ma se i nostalgici sorridono, ci sono pure alcuni piccoli negozianti che non vedono di buon occhio l’iniziativa della Migros. Nel Gambarogno ad esempio si sta pensando a una lettera di protesta (e con richiesta di spiegazioni) da inoltrare al Comune. Il motivo? L’utilizzo del suolo pubblico per un’iniziativa privata. «Non siamo seccati per l’iniziativa in sé, visto che Migros può fare quello che vuole», spiega uno di loro. «Ma dà fastidio che gli venga messo a disposizione un posteggio comunale quando la Migros, proprio con i suoi camion, 15-20 anni fa ha contribuito a far chiudere molti i negozietti di paese».

Autorizzazioni e tasse ok - Dal canto suo, Migros precisa che il tour è stato definito nei minimi dettagli «in completo coordinamento con le autorità competenti, richiedendo ovviamente tutte le autorizzazioni necessarie e pagando tutte le tasse richieste dalle varie istituzioni».

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COMMENTI
 

Tato50 3 anni fa su tio
Ricordi belli di gioventù. Il Gambarogno rovina l'evento affermando che questo servizio ha provocato la chiusura di piccoli negozi. Considerato che quella zona la frequentavo spesso, sono spariti prima i Camion che i negozietti. Cercate le cause altrove alla Dogana di Dirinella e a certi Supermercati spuntati poco distanti-;((

francox 3 anni fa su tio
Ci lavoravano degli svizzeri, anche mio zio. Incredibile. Sarebbe bello se non avessero sputtanato tutto...

don lurio 3 anni fa su tio
I piccoli negozianti non hanno a reclamare . Con un furgoncino come ai tempi (panettieri, Fruttivendoli, macellai ecc... e cc. ) si recavano nelle valli singolarmente ed in presenza della MIgros.

marco17 3 anni fa su tio
Che i negozi di paese abbiano chiuso a causa degli autocarri Migros è una baggianata colossale. È la Migros che ha rinunciato agli autocarri perché i consumatori preferiscono i centri commerciali.

MIM 3 anni fa su tio
i negozietti sono chiusi per i centri commerciali, non per il camion della migros.

miba 3 anni fa su tio
Da una parte è solo un'operazione di marketing, dall'altra chi reclama/brontola si perde in un bicchiere d'acqua.....

Tenero72 3 anni fa su tio
OTTIMA idea, forse una della migliori cose che Migros ha fatto negli ultimi anni.

TI.CH 3 anni fa su tio
Purtroppo non va mai bene niente. se si fa qualcosa reclamano se non si fa ente reclamano, mi sa che molti vogliono la botte piena e la moglie ubriaca. Non solo gli autocarri della Migros hanno contribuito a chiudere i negozi, ma anche gli acquirenti; Migros ha prezzi più bassi allora compro dove costa meno e qui inizia il ciclo dell'economia " le cose sono care allora devo risparmiare- compero meno o dove costa meno- il negoziante dice ho venduto meno devo risparmiare e compra meno il grossista dice ho venduto meno e risparmia anche lui- il produttore dice ho venduto meno devo ristrutturare produce meno e "ristruttura". a questo modo il denaro non circola nella maniera giusta e l'economia crolla; vedi tutte le ristrutturazioni delle ditte a cosa portano; incremento della mano d'opera estera - licenziamenti dei lavoratori più anziani - difficoltà dei giovani a trovare un posto di lavoro ecc. forse é giusto porsi qualche domanda perché siamo in questa situazione senza dare tutta la colpa al COVID.

sedelin 3 anni fa su tio
bello! peccato che non è per sempre. ma i piccoli commercianti che si lamentano iè mai cuntent? l’iniziativa dura solo due settimane, che bisogno c’è di far polemica per ogni pet?

Homer_Simpson 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Che se 20 persone non comprano piu' da te per due settimane per ipotetici soli 50.- chf.... il danno economico sarebbe triplicato, se i formaggini, i salumi, la merce deperibile non la compra nessuno o te li mangi a colazione o li butti.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a Homer_Simpson
visto che l’iniziativa è annunciata per tempo basta organizzarsi e rifornirsi di minor quantità di prodotti freschi. il “danno economico” è irrisorio.

Evry 3 anni fa su tio
saranno contenti in tanti di acquistare al Km 0 !! in particolare gli anziani residenti nei villaggi delle Valli, molto bene

Evry 3 anni fa su tio
Molto bene, benvenuta l'idea !!!

Picet 3 anni fa su tio
Non capisco perché per ogni cosa si faccia bisogna sempre fare polemica..io la trovo una bella iniziativa

Libero pensatore 3 anni fa su tio
L’iniziativa è carina, non vedo il motivo delle lamentele onestamente. Oggi non avrebbe più senso proporre questo servizio, vuoi perché le valli si sono spopolate, vuoi perché comunque le persone che ci vivono solitamente lavorano nei centri e possono fare la spesa li. Per aiutare gli anziani basterebbe che i comuni di montagna mettessero loro a disposizione una persona che acquisti online gli alimenti per loro.

Geni86 3 anni fa su tio
Il fatto che abbiano scelto solo una nicchia di mercato e non abbiano qua "tutto" come un volta, mi sembra sinonimo di rispetto nei confronti dei negozietti presenti sul territorio. Bella iniziativa!

ctu67 3 anni fa su tio
Mai contenti!!!
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