L’iniziativa è stata voluta per festeggiare i 15 anni dei Nostrani del Ticino.
Ma non a tutti il veicolo evoca bei ricordi: «Hanno contribuito a far chiudere molti negozietti di Paese. Perché mettergli a disposizione il suolo pubblico?».
MENDRISIO - In Ticino è tornato il glorioso camion della Migros. In queste settimane sulle strade e in diverse piazze di tutto il cantone ci si potrà imbattere nello storico veicolo che durante il secolo scorso approvvigionava le zone più discoste della Svizzera.
Negli anni ‘60, di questi “supermercati viaggianti” ce n’erano addirittura 144. Poi le abitudini di consumo sono cambiate, la mobilità delle persone è notevolmente aumentata, le vallate si sono spopolate e, nel 2007, il servizio ambulante è stato definitivamente interrotto.
Un giro del Ticino - L’operazione “amarcord” è stata voluta per festeggiare il 15° anniversario dei Nostrani del Ticino, «linea a chilometro zero e fiore all’occhiello della nostra cooperativa regionale», spiega il responsabile della comunicazione Luca Corti. Il tour è iniziato ieri con le tappe di Mendrisio Borgo e Arzo e terminerà il 26 settembre, quando il camion “tornerà a casa” al Centro Migros di Sant’Antonino. Nel mezzo, altre 27 soste, fra le quali non mancano alcune fra le zone più discoste del nostro Cantone.
Suolo pubblico per iniziativa privata - Ma se i nostalgici sorridono, ci sono pure alcuni piccoli negozianti che non vedono di buon occhio l’iniziativa della Migros. Nel Gambarogno ad esempio si sta pensando a una lettera di protesta (e con richiesta di spiegazioni) da inoltrare al Comune. Il motivo? L’utilizzo del suolo pubblico per un’iniziativa privata. «Non siamo seccati per l’iniziativa in sé, visto che Migros può fare quello che vuole», spiega uno di loro. «Ma dà fastidio che gli venga messo a disposizione un posteggio comunale quando la Migros, proprio con i suoi camion, 15-20 anni fa ha contribuito a far chiudere molti i negozietti di paese».
Autorizzazioni e tasse ok - Dal canto suo, Migros precisa che il tour è stato definito nei minimi dettagli «in completo coordinamento con le autorità competenti, richiedendo ovviamente tutte le autorizzazioni necessarie e pagando tutte le tasse richieste dalle varie istituzioni».