Il Consiglio federale risponde a Marco Chiesa: «Dal 2014 al 2018 i ticinesi hanno pagato in media premi inferiori ai costi medi per assicurato»
BELLINZONA - In Ticino i costi legati alla salute negli ultimi anni sono stati superiori alla media svizzera, di conseguenza lo sono stati anche i premi di cassa malattia pagati dagli assicurati ticinesi: essi devono infatti coprire i costi specifici dei singoli cantoni. È quanto scrive oggi il Consiglio federale in risposta ad un quesito di Marco Chiesa (UDC/TI).
Il consigliere nazionale ticinese chiedeva perché si autorizzino in Ticino premi di cassa malattia più alti rispetto alla media svizzera: a sud delle Alpi nel 2020 le tariffe cresceranno al di sopra della media elvetica, ossia del 2,5%, mentre addirittura in dieci cantoni questi scenderanno leggermente.
«Non c'è da meravigliarsi che la popolazione ticinese sia scioccata e arrabbiata. I premi dell'assicuratore malattia incidono sempre più sul portafoglio dei ticinesi e ben presto non saranno più sopportabili», sottolineava Chiesa, in un'interpellanza depositata lo scorso settembre.
Nella sua risposta, il Consiglio federale precisa che negli anni dal 2014 al 2018 i ticinesi hanno pagato in media premi inferiori ai costi medi per assicurato. Siccome «per controllare la copertura dei costi, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si basa sul rapporto tra i costi summenzionati e i premi incassati», risulta evidente che quanto pagato dai ticinesi non è bastato a coprire le spese. «Negli anni in questione - precisa il Governo - i premi versati dagli assicurati ticinesi non hanno, nel complesso, coperto i costi e non c'è stato quindi alcun finanziamento incrociato a favore degli assicurati di un altro Cantone».
Inoltre, precisa il Consiglio federale, i premi devono coprire i costi specifici dei cantoni: il loro ammontare dipende quindi direttamente dal livello dei costi cantonali, che sono strettamente correlati alla struttura demografica e all'offerta di cure nel Cantone stesso.
In ogni caso, l'UFSP interpella regolarmente i cantoni riguardo ai costi stimati per il loro territorio e alle stime avanzate dagli assicuratori. I pareri dei cantoni consentono all'UFSP di verificare le estrapolazioni e i preventivi cantonali degli assicuratori. Il Dipartimento federale dell'interno - precisa il governo - intende rimanere in contatto con la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità per meglio definire il ruolo dei Cantoni in questa procedura.