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Operazione Mizar, i vertici dell'istituto negano di avere ritirato l'investimento da 5 milioni. «Solo falsità»
LUGANO - I cinque milioni di franchi investiti dal Cardiocentro nel progetto Mizar sono ancora lì, nel conto bancario. «Nessuno li ha toccati». Oggi i vertici dell'istituto luganese hanno preso posizione sulle notizie di stampa, che parlavano di un dietrofront da parte dell'ospedale del cuore.
«Abbiamo sempre mantenuto con lealtà e trasparenza gli impegni presi con la Città di Lugano» si legge in un comunicato diffuso oggi dall'ente. Una "tirata d'orecchi" rivolta in particolare al municipale luganese Michele Foletti, responsabile del dossier: «In sei mesi - è la critica - non ha trovato un solo minuto di tempo per aggiornarci sull'avanzamento dei lavori».
A fare inalberare il Consiglio della Fondazione, però, sarebbero state alcune dichiarazioni rese di recente da Foletti alla stampa: «Ha avvalorato le fake news» su una ritirata del Cardiocentro dall'operazione Mizar. «Siamo sbalorditi e amareggiati». La nota polemica si conclude con una minaccia neanche troppo velata: «Se Foletti ha intenzione di fare a meno del Cardiocentro, non ha che da comunicarlo ufficialmente». A quel punto sì, la Fondazione si dice pronta «a ritirare i cinque milioni e «destinarli ad altri progetti».
