Quando al pendolare viene voglia di tornare all’auto. ASTUTI: «Offerta buona nei centri urbani, ma sempre migliorabile»
LUGANO - Auto o mezzi pubblici per andare al lavoro? Di certo non mancano i pendolari che decidono di lasciare la macchina in garage per dare una possibilità a treno e autobus. E anche per contribuire al decongestionamento delle strade. Ma poi c’è chi si trova a fare i conti con svariate difficoltà.
È il caso, per esempio, di un malcantonese che da alcune settimane si è convertito al mezzo pubblico per raggiungere da Ponte Tresa il posto di lavoro a Manno. E da allora ha constatato un’insufficienza di coincidenze alla fermata di Molinazzo tra il treno e la navetta per Manno. E che la linea di quest’ultima non copre la fascia industriale che va verso Mezzovico. «Sto pensando di riprendere l’auto» ci dice.
Per spostarsi con i mezzi pubblici serve anche molto tempo. Ce lo dice un altro lettore, raccontandoci la sua recente esperienza per raggiungere la Clinica Sant’Anna di Sorengo: «Al di fuori degli orari di punta, l’autobus passa soltanto una volta all’ora».
Offerta buona nei centri urbani - Insomma, sembra che il Ticino non sia ancora adatto agli spostamenti con il trasporto pubblico. Non proprio, secondo Fabio Canevascini, presidente dell’Associazione ticinese degli utenti dei trasporti pubblici (ASTUTI). «Si può dire che tutto è migliorabile e quindi che c’è ancora tanto da fare». Nei principali centri urbani, osserva, l’offerta diurna è infatti buona. «Ma va migliorata alla sera e nei weekend». Lo stesso vale per le aree suburbane.
Corse, comunicazione e sicurezza - E quando l’ASTUTI parla della necessità di miglioramenti, non si riferisce soltanto al numero delle corse. Ma anche alla comunicazione e alla sicurezza. «Sono per esempio un’ottima cosa i monitor che sui treni Tilo indicano le coincidenze anche con i bus» ci dice. E per quanto riguarda la sicurezza, Canevascini vede un margine di miglioramento per garantirla nelle ore notturne nelle stazioni ferroviarie e alle fermate dei bus “calde”.
In attesa del dicembre 2020 - Un netto miglioramento del trasporto pubblico dovrebbe avvenire, perlomeno nel Luganese, con il potenziamento previsto a partire dal dicembre 2020, in concomitanza con l’apertura della galleria di base del Ceneri. Il potenziamento si chiama Concetto d’offerta 2021 per le linee urbane e regionali e la scorsa estate era stato posto in consultazione presso i Comuni interessati.
Nuova offerta su gomma «poco incisiva» - Nel complesso il progetto è stato valutato positivamente. Ma non sono mancate ulteriori proposte. E i Cittadini per il territorio hanno inoltre evidenziato una disparità tra l’evoluzione del trasporto su rotaia e quello su gomma. «Di fronte al grande salto di qualità e di prestazioni offerto dal sistema ferroviario, la nuova offerta dei trasporti pubblici su gomma è modesta e poco incisiva» scriveva.