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CANTONEIl Ticino e il trasporto pubblico: «C’è ancora tanto da fare»

29.04.19 - 07:13
Quando al pendolare viene voglia di tornare all’auto. ASTUTI: «Offerta buona nei centri urbani, ma sempre migliorabile»
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Il Ticino e il trasporto pubblico: «C’è ancora tanto da fare»
Quando al pendolare viene voglia di tornare all’auto. ASTUTI: «Offerta buona nei centri urbani, ma sempre migliorabile»

Vita da pendolare

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - Auto o mezzi pubblici per andare al lavoro? Di certo non mancano i pendolari che decidono di lasciare la macchina in garage per dare una possibilità a treno e autobus. E anche per contribuire al decongestionamento delle strade. Ma poi c’è chi si trova a fare i conti con svariate difficoltà.

È il caso, per esempio, di un malcantonese che da alcune settimane si è convertito al mezzo pubblico per raggiungere da Ponte Tresa il posto di lavoro a Manno. E da allora ha constatato un’insufficienza di coincidenze alla fermata di Molinazzo tra il treno e la navetta per Manno. E che la linea di quest’ultima non copre la fascia industriale che va verso Mezzovico. «Sto pensando di riprendere l’auto» ci dice.

Per spostarsi con i mezzi pubblici serve anche molto tempo. Ce lo dice un altro lettore, raccontandoci la sua recente esperienza per raggiungere la Clinica Sant’Anna di Sorengo: «Al di fuori degli orari di punta, l’autobus passa soltanto una volta all’ora».

Offerta buona nei centri urbani - Insomma, sembra che il Ticino non sia ancora adatto agli spostamenti con il trasporto pubblico. Non proprio, secondo Fabio Canevascini, presidente dell’Associazione ticinese degli utenti dei trasporti pubblici (ASTUTI). «Si può dire che tutto è migliorabile e quindi che c’è ancora tanto da fare». Nei principali centri urbani, osserva, l’offerta diurna è infatti buona. «Ma va migliorata alla sera e nei weekend». Lo stesso vale per le aree suburbane.

Corse, comunicazione e sicurezza - E quando l’ASTUTI parla della necessità di miglioramenti, non si riferisce soltanto al numero delle corse. Ma anche alla comunicazione e alla sicurezza. «Sono per esempio un’ottima cosa i monitor che sui treni Tilo indicano le coincidenze anche con i bus» ci dice. E per quanto riguarda la sicurezza, Canevascini vede un margine di miglioramento per garantirla nelle ore notturne nelle stazioni ferroviarie e alle fermate dei bus “calde”.

In attesa del dicembre 2020 - Un netto miglioramento del trasporto pubblico dovrebbe avvenire, perlomeno nel Luganese, con il potenziamento previsto a partire dal dicembre 2020, in concomitanza con l’apertura della galleria di base del Ceneri. Il potenziamento si chiama Concetto d’offerta 2021 per le linee urbane e regionali e la scorsa estate era stato posto in consultazione presso i Comuni interessati.

Nuova offerta su gomma «poco incisiva» - Nel complesso il progetto è stato valutato positivamente. Ma non sono mancate ulteriori proposte. E i Cittadini per il territorio hanno inoltre evidenziato una disparità tra l’evoluzione del trasporto su rotaia e quello su gomma. «Di fronte al grande salto di qualità e di prestazioni offerto dal sistema ferroviario, la nuova offerta dei trasporti pubblici su gomma è modesta e poco incisiva» scriveva.

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COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
Le solite considerazioni fumose. È chiaro che il trasporto pubblico non darà mai lo stesso servizio nelle aree urbane e in quelle discoste. Bisogna ripensare l'impostazione di questi servizi. La gente si pensa sempre che ogni 10 minuti debba passare il bus e che ogni mezz'ora ci debba essere il treno. Bisogna imparare a muoversi in base all'orario del servizio. Non ci immaginiamo nemmeno cosa costa il trasporto pubblico, in costi diretti ed indiretti. Se nelle città ci può anche stare un bus ogni mezz'ora, con un supplemento negli orari di punta, nelle periferie, sarebbe interessantissimo mostrare le statistiche di utilizzo a chi continua a reclamare. Oltre un certo territorio bisogna andare su una formula a richiesta, sicuramente tutta da sperimentare, ma sicuramente più intelligente di chi continua a proporre un bus ogni mezz'ora. Il biglietto costa? Bè qui è un discorso politico. Si investono per esempio milioni in ciclopiste pedonabili con risultati mediocrissimi, pensando che la gente si sposti in bicicletta, ma non siamo nelle città cinesi o giapponesi.

tip75 4 anni fa su tio
offerta buona? ahahhahahhahaha ma perfavore utopia usare i mezzi pubblici in Ticino solo bla bla

jena 4 anni fa su tio
si... a cominciare a costruire fermate che non ostacolino (per non dire blocchino) il traffico... un esempio su tutti Via Ciani lungo il fiume !!!!

negang 4 anni fa su tio
Risposta a jena
Esatto ! Ed una volta c'erano !!! Hanno fatto tutti i lavori, Lac, Paradiso con le palme ecc ecc. e non hanno previsto posti di sosta per i bus alle fermate. Sembra incredibile me prima c'erano e adesso che la strada e' molto più' stretta di prima specialmente a Paradiso con le palme in mezzo alla carreggiata non ci sono più' !! Bah ... Non parliamo poi della sera quando l'1 che va verso Paradiso praticamente si trova una colonna continua di auto che vanno dritto e quindi non svoltano per andare in autostrada ( dove c'e' sempre la coda tutte le sante sere ) e quindi vanno dritto per poi entrare a Melide in autostrada. Ebbene i semafori di uscita da Lugano sono talmente tarati male che la colonna c'e' sempre ed arriva fino al Lac la maggior parte delle sere. Ebbene siccome l'+ non ha corsia preferenziale ad andare verso Paradiso praticamente fa la colonna della auto con conseguente allungamento dei tempi di percorrenza.

Mac67 4 anni fa su tio
Sono abbastanza fortunato, abito in zona centrale, ma l’orario è ridicolo: autobus che si inseguirono allo stesso orario, intasando le fermate, e nei giorni feriali ogni 30 min quando cadenzandoli meglio almeno le zone centrali potrebbero avere ogni 10/15 min un autobus al posto dei 2/3 che partono allo stesso minuto. Poi vi è la “territorialità Tpl e Arl al posto di integrare orari e sfruttare le tratte, vi è il divieto di salire nelle fermate centrali. Oltre al fatto che dalla tassa di collegamento ... fatta votare... aumento dei prezzi ! Fantastica visione di promozione dei mezzi pubblici
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