Nel 2016 sono state registrate 296 consultazioni ogni mille abitanti. Nettamente sopra la media nazionale che si attesta a 197
BELLINZONA - Il Ticino è il cantone in cui si ricorre maggiormente al pronto soccorso degli ospedali: nel 2016 vi sono state 296 consultazioni ogni mille abitanti, un valore assai più elevato della media svizzera, attestatasi a 197.
Dati elevati vengono mostrati anche dai cantoni romandi Vaud (282), Friburgo (279), Neuchâtel (264) e Giura (252), nonché da Basilea Città (252), rivela uno studio pubblicato oggi dall'Osservatorio svizzero (Obsan), un'istituzione creata da Confederazione e cantoni. Più staccato è Ginevra (222), seguono poi il grande gruppo dei cantoni svizzero tedeschi, con Berna (171) e Zurigo (160) sotto la media nazionale. I meno propensi ad affidarsi ai servizi di urgenza sono gli abitanti di Appenzello Interno (53).
Nell'anno in rassegna il 14% degli svizzeri è stato almeno una volta al pronto soccorso, per un totale di 1,7 milioni di ammissioni, circa 4500 al giorno. I più assidui frequentatori sono i bambini di meno di 6 anni (418 consultazioni su mille abitanti), mentre la categoria che maggiormente si tiene alla larga è quella dei 45-85enni (140).
Vi è anche una maggiore presenza di stranieri (255) che di svizzeri (173). Le differenze intercantonali sono inoltre particolarmente pronunciate quando il passaporto non è rossocrociato, pur essendo presenti anche per i residenti di nazionalità elvetica.
Il 78% dei pazienti è stato registrato una sola volta dal pronto soccorso nel corso dell'anno: questa quota è all'origine del 59% del totale delle consultazioni. Coloro che fanno più spesso ricorso ai servizi in questione - almeno quattro volte - sono solo il 2%, ma sono all'origine del 9% delle registrazioni.
La fattura totale dei pronti soccorsi nel 2016 è stata di 624 milioni di franchi, pari al 2,2% dei costi ospedalieri e allo 0,8% dell'insieme degli oneri della salute. La consultazione media è costata 382 franchi, ma il dato è fortemente influenzato da valori molto elevati: la mediana è di 290 franchi. Anche in questo caso le disparità regionali sono notevoli: il minimo è di 266 franchi in Ticino, il massimo di 540 a Nidvaldo.
Valutando i dati, i ricercatori hanno osservato che un tasso di ricorso elevato alle urgenze è dovuto alla presenza di persone che vi fanno più volte ricorso, è associato a un costo medio della consultazione più basso (è il caso a sud delle Alpi) ed è legato a un minor utilizzo dei servizi di urgenze degli studi medici.
Lo studio di Obsan si inserisce nel solco di una ricerca pubblicata nel 2013. Oggi sono disponibili dati completi e dettagliati sulle prestazioni erogate ai pazienti ambulatoriali negli ospedali.