Dopo la dichiarazione di dissesto finanziario il Comune deve ridurre le eccedenze di personale
CAMPIONE D’ITALIA - Un nuovo “terremoto” scuote l’enclave di Campione d’Italia. Con la deliberazione del consiglio del 7 agosto che ha dichiarato il dissesto finanziario il Municipio - scrive Gioconews - sarà chiamato a ridurre il proprio organico di 86 unità. In totale, come stabilito dal decreto del 10 aprile 2017, negli uffici comunali resteranno 16 dipendenti.
Il «carrozzone che fa crollare tutto» - Martedì scorso oltre 600 persone sono scese in strada a Campione d’Italia per chiedere la riapertura della casa da gioco. Sulla chiusura e l'eccesso di personale si è espresso Aldo Bernasconi, responsabile dell’ufficio tecnico dell’enclave da ben 31 anni.
«Il casinò se riapre funziona, i clienti non mancano, è un business che sta in piedi da solo», ha dichiarato il funzionario alla Provincia di Como, sottolineando come sia invece «il gigantesco carrozzone che si trascina» a far poi «crollare tutto».
«Un assumificio» - Nonostante qualche giro di vite l’attuale amministrazione, prosegue, conta infatti ancora mezzo migliaio di dipendenti. «Il casinò ai tempi d’oro è arrivato a contare una cosa come 640 dipendenti» ha ricordato Bernasconi, che attribuisce la crisi alla politica locale.
«La politica qui è sinonimo di assunzioni, chiunque sia passato da qui ha continuato ad assumere e assumere», ha affermato il 63enne spiegando che la comunità oggi paga «il peso di queste scelte incontrollate».