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LUGANOLa Fontana Print tende la mano al GdP: «Abbiamo un'idea»

18.05.18 - 13:06
A confermare l'ipotesi è lo stesso titolare Raoul Fontana: «Vogliamo incontrare la direzione e il vescovo». Zali da Lazzeri per «valutare eventuali margini di manovra del Cantone»
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La Fontana Print tende la mano al GdP: «Abbiamo un'idea»
A confermare l'ipotesi è lo stesso titolare Raoul Fontana: «Vogliamo incontrare la direzione e il vescovo». Zali da Lazzeri per «valutare eventuali margini di manovra del Cantone»

LUGANO – La Fontana Print di Pregassona tende la mano al Giornale del Popolo. Ecco il nome dell'editore intenzionato a salvare il media della Curia. La conferma arriva direttamente dal titolare Raoul Fontana: «Abbiamo un'idea. Vogliamo incontrare la direzione del GdP e il vescovo». 

Nella mente dell'editore, che produce testate come La Rivista di Lugano, c'è già un determinato progetto. «Ci immaginiamo di trasformare il quotidiano in settimanale. Noi abbiamo a disposizione tutta la parte tecnica per produrlo. Potrebbe chiamarsi "La Rivista del Popolo". Oppure "Il Giornale del Popolo - La Rivista". I dettagli non ve li posso anticipare. Vi dico solo che personalmente vediamo la cosa fattibile. Nel panorama mediatico ticinese è senza dubbio importante non perdere una voce storica come quella del Giornale del Popolo e parallelamente garantire l'impiego a parte dei dipendenti».

Zali dal Vescovo - Anche il Consiglio di Stato ha accolto «con rammarico e preoccupazione» la prospettata chiusura del GdP. Il presidente Claudio Zali si è recato già nella tarda serata di ieri in visita privata alla redazione centrale della storica testata, a Lugano, e oggi alle 12.30 ha incontrato Monsignor Valerio Lazzeri.

«L’incontro - informa il Consiglio di Stato in una nota - ha permesso al presidente del Governo di esprimere la solidarietà delle istituzioni ai collaboratori e all’editore, e di ottenere alcune spiegazioni utili per valutare eventuali margini di manovra delle autorità cantonali». 

La solidarietà del Municipio di Massagno... - Il Municipio di Massagno, preso atto «con rammarico» della decisione dell’editore di voler chiudere un «quotidiano è storicamente radicato nella comunità», si dice «preoccupato per ciò che sta accadendo e auspica che possa essere trovata una soluzione adeguata nell’interesse del giornale e di tutte le sue maestranze». 

...e dei marinai del Lago Maggiore - Anche i marinai del Lago Maggiore hanno voluto sottolineare la propria solidarietà nei confronti dei collaboratori del GdP. «Sappiamo come ci si sente in questo momento. Ognuno di noi darà il suo contributo in favore delle famiglie di questi lavoratori». 

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COMMENTI
 

navy 5 anni fa su tio
Il mondo è liberalizzato e la politica non difende più e non anticipa ancora meno. Quando, grazie o per colpa del web, l’informazione è diventata “gratuita” la politica avrebbe dovuto porsi delle domande. Invece cosa ha fatto? Si è venduta al mondo virtuale della pubblicità random in mano a pochissimi! Et voilà che la fine è servita! Fintanto che, in questa come tante altre vicende, non si capirà che la prossimità o km zero garantisce una certa continuità e stabilità sociale, non si farà che assistere e basta. I politici non sono più intelligenti di me ma sicuramente parecchio ipocriti.

tico 5 anni fa su tio
pora svizzera e poro tisin, sempre peggio!! prima la swissair, poi la Posta, poi.... poi.... ora anche i giornali. Le banche e lo stato mai ? Ma perchè dobbiamo sempre accettare questo andazzo ? vogliamo sempre avere di più ma poi alla fine otteniamo niente di niente! Signor Lazzeri, provi a chiedere al Papa se a qualche riserva, in fondo la speranza e la Fede sono le ultime a muorire... . Senza soldi si sta male, ma con troppi è peggio.

gokyo66 5 anni fa su tio
Non capisco come funzionano queste cose ma la domanda mi è nata spontanea. Il Vescovo Valerio Lazzeri dice che non ci sono più soldi, ma a quanto mi risulta dalla storia del medioevo in avanti, la chiesa come istituzione di soldi ne ha presi e non pochi... volete dirmi che era possibile sponsorizzare questo quotidiano e che debbano intervenire degli imprenditori locali come il sig. Fontana con la Fontana Print? Sono basito...

Bibo 5 anni fa su tio
Risposta a gokyo66
Al giorno d'oggi nessuno lascia più in eredità qualcosa alla Chiesa, penso giustamente... Negli anni passati hanno speso molto e ora si trovano quasi tutti con l'acqua alla gola (intendo i consigli parrocchiali ma anche la Curia visto che bene o male dipende da loro...). Senza contare i milioni necessari al mantenimento di Chiese, cappelle, ecc... Sponsorizzare il GdP era forse ancora possibile ma visto il denaro iniettato costantemente negli anni, forse è meglio lasciarlo morire di morte naturale, spiace ovviamente per i dipendenti ma...3 quotidiani in Ticno sono evidentemente troppi e il più debole se ne va...

Gus 5 anni fa su tio
La pubblicità è l'anima del commercio

KilBill65 5 anni fa su tio
Perlomeno se dovesse andar bene, i posti di lavoro sono assicurati!!....Auguri, ne avete bisogno....

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Non me ne intendo, ma per creare un settimanale ci vuole lo stesso numero di persone necessarie per un quotidiano?

gokyo66 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
beh in fondo Fontana lo dice apparentemente in modo inequivocabile "..e parallelamente garantire l'impiego a parte dei dipendenti". Quale parte sarà sacrificata non si sa, ma una parte verrà lasciata a casa

KilBill65 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Speriamo escano con un'idea per far funzionare questo giornale, penso positivo perlomeno per gli impiegati ad avere una continuita' lavorativa....Sperem.....Auguri......
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