«Ci vuole una nuova perizia psichiatrica»

Il processo nei confronti dell’uomo che sfondò l’ingresso del Pronto Soccorso è stato sospeso per permettere l’aggiornamento dell’incarto
LUGANO – La perizia psichiatrica giudiziaria è da rifare. E se ne occuperà un nuovo perito. Lo ha deciso la Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dal giudice Mauro Ermani, nel processo nei confronti del 40enne che lo scorso 13 giugno aveva sfondato con l’auto l’ingresso del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civico di Lugano.
La decisione scaturisce a seguito delle divergenze tra la perizia psichiatrica e l’odierno rapporto del medico curante che l’avvocato difensore Clarissa Indemini ha consegnato stamani alla Corte. L’imputato, secondo quest’ultimo documento, avrebbe preso coscienza della malattia e avrebbe sviluppato il desiderio di curarsi. Un aspetto determinante, questo, per stabilire il rischio di recidiva. E anche per permettere poi alla Corte di prendere una decisione sulle misure da intraprendere nei confronti del 40enne.
Il processo è quindi sospeso per permettere l’allestimento della nuova perizia psichiatrica.




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