Cerca e trova immobili
CANTONE

È online il Museo della memoria della Svizzera italiana

Presentato oggi dall'Atte l'archivio virtuale del Ticino che fu, con un invito: «Aiutateci ad arricchirlo»
museodellamemoria.ch
È online il Museo della memoria della Svizzera italiana
Presentato oggi dall'Atte l'archivio virtuale del Ticino che fu, con un invito: «Aiutateci ad arricchirlo»
BELLINZONA - Pochi raccontano le storie meglio dei nonni. Sono, infatti, gli anziani in generale a possedere quel dono in grado di far rivivere anche nei tempi più frenetici le atmosfere dei tempi che furono. Ecco perché è propri...

BELLINZONA - Pochi raccontano le storie meglio dei nonni. Sono, infatti, gli anziani in generale a possedere quel dono in grado di far rivivere anche nei tempi più frenetici le atmosfere dei tempi che furono. Ecco perché è proprio l’Associazione ticinese della terza età a essersi fatta carico della creazione del Museo della memoria della Svizzera italiana, un vero e proprio archivio segreto del Ticino com’era.

Foto, video, articoli e libri che svelano ciò che siamo stati. Il materiale è stato raccolto dai membri dell’Atte, così come lo si è trovato presso le scuole in un lavoro corale tra anziani e giovani. Lavoro che, come per ogni archivio che si rispetti, non è destinato a finire: da qui l’invito a tutti a collaborare, inviando testimonianze (documenti, lettere, fotografie, filmati, ecc.) sul passato della Svizzera italiana.

Il portale, creato dall’Atte, è stato presentato oggi a Bellinzona, dalla presidente dell’Atte Agnese Balestra Bianchi, dal suo responsabile Elio Venturelli, così come dai responsabili regionali. Un grande lavoro che l’associazione porta avanti da anni e che più che spiegato va visitato al link museodellamemoria.ch

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE