Trovato sull'Everest il corpo di Gianni Goltz

L'alpinista valmaggese era morto nel 2008 sull'Himalaya, accompagnava una spedizione svizzero tedesca
KATHMANDU - Durante una spedizione per liberare la regione della vetta dell'Everest da rifiuti e detriti, degli sherpa hanno trovato il corpo dell'alpinista Gianni Goltz. L'alpinista era stato sepolto nel ghiacciaio, riparato da una roccia e ricoperto da sassi come vuole la tradizione locale.
Gianni Goltz, valmaggese di 45 anni era deceduto per sfinimento sulle montagne himalayane. L'alpinista ticinese, noto per avere all'attivo 6 spedizioni sopra gli ottomila metri, era morto a circa 8.500 metri di quota, durante la discesa dall'Everest, che aveva raggiunto senza ossigeno.
Insieme a Karl Kobler, Gianni Goltz faceva parte della spedizione commerciale proprio di Kobler. Gnaro Mondinelli, suo amico e che era insieme a lui, raccontò che i compagni di spedizione provarono a dargli ossigeno e medicinali, senza purtroppo riuscire a salvarlo. Goltz, con grande esperienza d'alta quota, era cosciente dei pericoli ai quali andava incontro nelle sue salite, ma la sua grande passione lo spingeva 'all'avventura e alle scoperte'.
"L'Everest è una grandissima emozione - disse Giovanni Goltz in una delle ultime interviste -io credo che sopra una certa altezza, quando le forze stanno per mancare, si va avanti d'istinto. Ognuno ha un proprio limite, e questo non deve essere superato".
ATS
Foto Keystone




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