Caso Pessina, Valsangiacomo: 'Che ci fa il mio nome sulla lista?'

L'imprenditore vitivinicolo fa chiarezza sulla sua posizione
MENDRISIO - "Non siamo degli evasori fiscali" scrive oggi LaRegioneTicino riportando le prese di posizione di buona parte dei 26 cittasini comaschi iscritti nella banca dati del 64enne avvocato attivo sulla piazza Chiassese fermato il 2 febbraio scorso all'aeroporto di Malpensa. Stando a quanto affermano e a quanto riporta il quotidiano bellinzonese i rapporti con Pessina erano solo di natura professionale e, in nessun caso, volti ad evadere il fisco.
Parte dei cinquecentosettantasei nomi dei presunti evasori presenti sulla "Lista Pessina" sono stati pubblicati negli scorsi giorni sul quotidiano Libero di Milano scatenando tra loro una corsa alla riabilitazione mediatica.
Tra di loro Cesare Valsangiacomo si è detto irritato da quanto pubblicato, "soprarrutto per le imprecisioni" ed ha tenuto a prendere le distanze da quanto avvenuto. L'imprenditore vitivinicolo ancora non capisce, scrive LaRegioneTicino, come abbia fatto il suo nome a finire su quella lista. "L'avvocato Pessina? L'ultimo contatto che ho avuto mi sembra risalga a dieci anni fa, per sistemare una questione ipotecaria relativa alla mia ditta in Svizzera. Di certo non ho mai portato denato dall'Italia alla Svizzera, semmai il contrario per normali transizioni commerciali. E il fisco italiano non ci ha mai rimesso un soldo" spiega l'imprenditore momò ai giornalisti sopracenerini.
Secondo Valsangiacomo la lista pubblicata negli scorsi giorni contiene importanti inesattezze: "Si dice che sono nato a Milano: è vero, mia madre ha partorito all'ospedale Maggiore dove mio zio era primario. Ma nella città meneghina ci sono rimasto solo otto giorni. Quindi mi hanno riportato in Ticino. Qui ho sempre vissuto: la mia famiglia è patrizia di Castel San Pietro. E a vent'anni ho scelto la nazionalità svizzera e ho fatto il militare. Residente a Como? Quando mai, sono domiciliato a Morbio Inferiore. Nel capoluogo lariano ho semmai il domicilio fiscale, ch esi è reso necessario quando ho ereditato dei beni, che ho poi venduto del tutto regolarmente con l'assistenza di un notaio".
Foto apertura: Ti-Press Benedetto Galli




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