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Ristorante Castelgrande, il direttore Enore Larini: "Aspettiamo con serenità la decisione del Cantone"

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Ristorante Castelgrande, il direttore Enore Larini: "Aspettiamo con serenità la decisione del Cantone"
BELLINZONA - L’ufficio di conciliazione oggi ha chiesto al Consiglio di Stato di pronunciarsi sulla vicenda che riguarda il Ristorante Castelgrande Deluxe  di Bellinzona, che stando alle intenzioni del Cantone dovrebbe lasciare il posto a...

BELLINZONA - L’ufficio di conciliazione oggi ha chiesto al Consiglio di Stato di pronunciarsi sulla vicenda che riguarda il Ristorante Castelgrande Deluxe  di Bellinzona, che stando alle intenzioni del Cantone dovrebbe lasciare il posto ad un’ala scolastica della Scuola Alberghiera. Una vicenda che ha dato origine anche ad una interrogazione firmata dai consiglieri comunali Giovanni Martignoni e Michel Venturelli che chiedevano al Municipio di Bellinzona di fare chiarezza sull'intera vicenda  che riguaradva il noto ristorante.

Oggi a seguito anche delle numerose sollecitazioni che Enore Larini, direttore del Ristorante Castelgrande Deluxe, ha ricevuto da parte della stampa, ha deciso di diramare un comunicato stampa per esprimere il proprio pensiero su questa faccenda. "Aspettiamo con serenità l’esito della decisione da parte del Consiglio di Stato  che è stato chiamato a pronunciarsi nella vicenda che ci vede nostro malgrado coinvolti. Siamo fiduciosi che l’autorità cantonale terrà conto del fatto che per traslocare un’azienda come la nostra, ci sono dei tempi tecnici che vanno considerati. Trasferire una squadra (15 persone) come quella composta dal Ristorante di Castelgrande in un’altra struttura adeguata alle necessità imposte da una cucina d’alto livello, non è un lavoro che si fa in pochi mesi. A conferma di ciò facciamo notare che la prassi del settore è quella dei contratti di una durata di cinque fin a dieci anni".

In tutti questi anni la famiglia Larini, accettando un periodo di soli tre anni, ha già agevolato notevolmente la libertà di manovra del Cantone. "E’ evidente  - conclude Enore Larini - che tutti  noi ci aspettiamo che il Cantone si attenga alle regole concordate, vale a dire il rinnovo triennale del contratto, come fatto sin dagli anni ‘90".

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