BELLINZONA
Un neonato affidato alla Culla San Marco di Ravecchia
Prima di Natale un neonato è stato affidato alla Culla San Marco di Ravecchia: la madre non può o non vuole occuparsene. Sarà affidato a una famiglia adottiva.

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Un neonato affidato alla Culla San Marco di Ravecchia
Prima di Natale un neonato è stato affidato alla Culla San Marco di Ravecchia: la madre non può o non vuole occuparsene. Sarà affidato a una famiglia adottiva.
BELLINZONA - Una storia triste, quella che ci racconta stamane il Corriere del Ticino. È la storia di un neonato di cui la madre non può più occuparsi. È successo prima di Natale. Il bebè è stato affidato alla Culla San Marc...
BELLINZONA - Una storia triste, quella che ci racconta stamane il Corriere del Ticino. È la storia di un neonato di cui la madre non può più occuparsi. È successo prima di Natale. Il bebè è stato affidato alla Culla San Marco di Ravecchia.
"Da noi - scrive il CdT - i neonati non vengono abbandonati sulle panchine o peggio nei cassonetti dell’immondizia. Non ci sono le babyfenster come all’ospedale di Einsiedeln. Sin dalla maternità le donne che manifestano l’intenzione di non seguire i loro neonati, sono indirizzate eseguite. Di casi simili se ne verificano pochissimi, uno ogni due anni. Ma con il crescente disagio e degrado della società, questa cifra potrebbe purtroppo crescere in futuro".
Il primo ente a essere coinvolto è la commissione tutoria. Poi si avvia un iter ben preciso che culminerà nell’adozione del bambino.
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