Cerca e trova immobili
LUGANO

Ornella vanoni e Gino Paoli insieme in concerto al Palazzo dei Congressi domenica sera

Foto d'archivio
Ornella vanoni e Gino Paoli insieme in concerto al Palazzo dei Congressi domenica sera
LUGANO - È da un anno e più che, entrambi settantenni, sono alle prese con un vero e proprio tour de force che li sta portando in giro per l'Italia a ripetere un'esperienza che hanno già vissuto venti anni fa. Era infatti il 1985-1986 qunado ...

LUGANO - È da un anno e più che, entrambi settantenni, sono alle prese con un vero e proprio tour de force che li sta portando in giro per l'Italia a ripetere un'esperienza che hanno già vissuto venti anni fa. Era infatti il 1985-1986 qunado Ornella Vanoni e Gino Paoli diedero vita a quello che venne presentato l'evento musicale dell'annata: un concerto a due sullo stesso palco. Due amici, artisti, due ex fidanzati, che si ritrovavano insieme  a calcare piazze e teatri d'Italia.

Dopo venti anni, entrambi hanno deciso di ripetere quella esperienza con un disco in comune dal titolo "Ti ricordi? No, non mi ricordo", un libro in cui si sono piacevolmente raccontatti, e appunto un tour che farà tappa anche a Lugano domenica 19 febbraio al Palazzo dei Congressi alle ore 20.30.

 

Il pensiero di Ornella

- "E va bene ricominciamo da capo, Gino, sono sicura che la gente sara' contenta di riascoltarci di nuovo insieme"

- .... e poi e' stato bello anche per noi ritrovarci a condividere ricordi ed emozioni

- Sono stata a casa sua per una settimana in vacanza, perche' e' importante stare insieme, riscoprirsi, capire chi siamo diventati, e mi sono resa conto che i nostri ricordi erano diversi, a volte non coincidevano.

- La memoria e' bizzarra e molto personale, ognuno la vive secondo la propria realta'.

- Tutte le canzoni di Paoli mi appartengono, in un certo senso me le sento addosso. Forse perche' quando eravamo ragazzi abbiamo scoperto tante cose assieme, tanta musica, americana, francese... e' stato un bellissimo incontro. E anche se e' lui a scrivere musica e parole io mi sento partecipe e la "vera" interprete. La canzone "Uguale a te" l'abbiamo tradotta insieme, lui mi ha dedicato la prima strofa e io la seconda.

- Ogni anno, il 22 settembre, a mezzanotte lui mi chiama e mi chiede "Come ti senti vecchietta?" Siamo nati a poche ore di distanza e quest'anno festeggeremo il compleanno insieme. I nostri anni messi assieme fanno una bella cifra il cui totale e' gia' noto a tutti.Ma ci sentiamo "vivi" e con tanta voglia di fare.

- Non so com'e' per lui, anzi lo so, lui non e' emotivo quanto lo sono io, a me ogni nuovo concerto, ogni nuova canzone, mi da' il batticuore, e purtroppo ormai so che non mi passera' mai.

- Oggi, io e Gino, ci fidiamo l'uno dell'altra e siamo legati da vero affetto

 

Il pensiero di Gino Paoli

- Probabilmente tutti si sarebbero occupati dei nostri 70anni e ne avrebbero dette e scritte di tutti i colori, cosi' abbiamo pensato che tanto valeva che ce ne occupassimo noi direttamente. E ci siamo chiesti come.

- Visto che siamo dei musicisti ci siamo risposti: con la musica.

- Oltre tutto l'amante piu' costante e duratura che abbiamo avuto e' proprio lei: la musica.

- Cosi' e' nato questo progetto da fare insieme. Un progetto non di nostalgia e di rimpianto ma una maniera di descriverci cosi' come siamo, forse un po' riassunto, un po' bilancio, un po' descrizione. Ognuno di noi e' quello che e' ma anche tutto quello che ha fatto, che non ha fatto, e anche quello che fara'. Descriversi e' soprattutto reinventarsi.

- Non e' possibile rivedere quello che hai fatto con gli occhi che avevi ieri e quindi ogni ricordo diventa un'invenzione nuova e una proiezione nel domani. Si puo' diventare vecchi a vent'anni quando ci si rassegna, quando non ti arrabbi piu' di fronte all'ingiustizia, non hai piu' voglia di combattere per un mondo migliore.

- Credo che questo non ci sia successo e cosi' siamo ancora qui per riaffermare la priorita', in questo mondo, delle cose che sono inutili, che non sono valutabili in denaro o in rendimento, delle cose che fanno solo bene al cuore, in poche parole dei sentimenti privati, quelli non esibiti come bandiere di identita', quelli che spero tutti abbiano ancora ma teniamo nascosti perche' non sono piu' considerati importanti per sopravvivere.

- Si'! Siamo ancora qui non per ricordare ma per vivere e rivivere

 

 

 

 


 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE