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BALERNA

Spari contro il campo nomadi

Sconosciuti hanno sparato contro una roulotte del campo nomadi. All'interno vi era una bambina. Fortunatamente non è rimasta ferita.
Bambine mostrano il luogo dell'incidente agli agenti della polizia comunale di Chiasso - Foto Ti Press
Spari contro il campo nomadi
Sconosciuti hanno sparato contro una roulotte del campo nomadi. All'interno vi era una bambina. Fortunatamente non è rimasta ferita.
BALERNA - Hanno sparato contro una roulotte di nomadi in via Passeggiata e poi sono scappati. Il triste episodio si è verificato sabato pomeriggio verso le 13.00 e ha sconvolto la comunità nomade che da alcuni giorni si è posizion...

BALERNA - Hanno sparato contro una roulotte di nomadi in via Passeggiata e poi sono scappati. Il triste episodio si è verificato sabato pomeriggio verso le 13.00 e ha sconvolto la comunità nomade che da alcuni giorni si è posizionata sul Pianfaloppia nella zona tra Chiasso e Balerna.
Ignoti, non si sa esattamente quanti per l'esattezza, hanno puntato l'arma da fuoco contro la roulotte sparando due colpi. Un proiettile ha infranto un finestrino fuoriuscendo dalla finestra principale e scalfendo una seconda roulotte. L'altro proiettile si è conficcato in una ruota.
All'interno della prima roulotte si trovava una bambina, che miracolosamente è rimasta illesa. Nella sparatoria nessuno è rimasto ferito.
Il gruppo di nomadi, con una trentina di automezzi, è giunto in Ticino alcuni giorni fa occupando un'area che non è autorizzata per l'accampamento. A pochi giorni dal loro arrivo la polizia aveva effettuato un'operazione di controllo. Un normale censimento, era stato spiegato a suo tempo dalla polizia cantonale. Tutte le persone trovate sul posto erano risultate in regola.

Si tratta di un'area considerata di emergenza dove alla singola carovana è concesso di sostare per un periodo limitato di tempo, al massimo tre settimane, e con un numero di persone e di mezzi limitato a quindici roulottes al massimo. E attualmente l’occupazione è di gran lunga superiore... ai limiti consentiti e concordati con il Cantone.


 

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