La Commissione europea: "Contro il razzismo in Svizzera c'è ancora molto da fare"

Nel terzo rapporto relativo alla Svizzera, pubblicato oggi, l´ECRI riconosce che in certi settori sono stati realizzati progressi, ma ritiene che vi sia ancora lavoro da svolgere. Per esempio, secondo la Commissione, le autorità dovrebbero "prendere misure contro il clima generalmente negativo verso i richiedenti l´asilo e i rifugiati".
L´ECRI invita a reagire con fermezza contro le manifestazioni di razzismo e di xenofobia, che "caratterizzano i discorsi di certi uomini o partiti politici oppure che influiscono sul comportamento di certi funzionari". Altro aspetto sollevato dalla Commissione, che ha visitato la Svizzera lo scorso maggio, la mancanza di un divieto generale della discriminazione sancito per legge. Sebbene questo principio sia ancorato nella Costituzione federale, si tratta di prevedere disposizioni antidiscriminatorie anche in settori come l´alloggio, l´impiego o le prestazioni di servizi.
L´ECRI rileva anche le differenze di comportamento e il trattamento discriminatorio della polizia nei confronti di membri di certi gruppi minoritari, in particolare gli africani. Nella risposta, la Svizzera relativizza questo problema.
ATS




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