Il Giubileo è concluso

Nella messa di domenica mons. De Raemy ha invitato a continuare a percorrere la via della sinodalità
LUGANO - Si è chiuso anche nella Diocesi di Lugano il tempo del Giubileo. A segnare l’ultimo passaggio è stata la Santa Messa solenne celebrata nella mattinata di domenica 28 dicembre, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, e presieduta dall’amministratore apostolico, monsignor Alain De Raemy.
Nell’omelia, monsignor De Raemy ha preso le mosse dalle letture del giorno, soffermandosi in particolare sulla Lettera di san Paolo ai Colossesi, per trarne indicazioni concrete per il cammino pastorale della diocesi. Il richiamo centrale è stato alla comunione: un invito a crescere come Chiesa unita, continuando a percorrere la via della sinodalità sperimentata nel corso dell’anno giubilare. Non è mancato, inoltre, uno sguardo aperto sul mondo, con l’esortazione ad aprire nuove porte sante di speranza in un tempo segnato dal desiderio di pace.
Al termine della celebrazione, ai partecipanti è stata consegnata anche la lettera post-giubilare dell’amministratore apostolico, intitolata "Il Giubileo per un’altra strada", nella quale mons. De Raemy raccoglie e sviluppa alcune riflessioni più ampie sull’eredità lasciata dall’Anno Santo e sulle prospettive future per la vita ecclesiale.
Con la chiusura del Giubileo nelle Chiese locali, a Lugano come nelle altre diocesi del mondo, lo sguardo si rivolge ora a Roma. Resta infatti da attendere il gesto conclusivo per la Chiesa universale: la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro. Sarà Papa Leone XIV a compiere questo rito al termine della Santa Messa dell’Epifania, il 6 gennaio 2026, a partire dalle ore 9.30, suggellando definitivamente il cammino dell’Anno Santo.



