Ne è convinto il Segretario di Stato Alexandre Fasel che oggi ha incontrato il negoziatore dell'Unione europea Juraj Nociar.
BERNA - Il Segretario di Stato Alexandre Fasel ha fatto il punto sul dossier Svizzera-Ue con il negoziatore dell'Unione europea Juraj Nociar. Fasel si è recato oggi a Bruxelles per una prima visita.
Lo scopo principale della sua visita era di venire a presentarsi di persona, ha dichiarato Fasel dopo l'incontro con i rappresentanti della Commissione europea. Nell'immediato futuro avranno molto a che fare l'uno con l'altro, ha aggiunto.
Ora il lavoro «si intensificherà considerevolmente», ha dichiarato a un gruppo di giornalisti svizzeri. Il nuovo Segretario di Stato prosegue i colloqui esplorativi avviati da Livia Leu, che lo ha preceduto. Le discussioni riguardano un intero pacchetto di accordi.
Questo include, tra gli altri, accordi sull'elettricità, sulla sanità e sulla sicurezza alimentare, ma anche la riammissione della Svizzera nei programmi di ricerca e formazione dell'Ue "Horizon Europe" ed "Erasmus plus".
Sono incluse anche le cosiddette questioni istituzionali, come per esempio la regolamentazione della risoluzione delle controversie o il trasferimento dinamico dei diritti.
Se ci saranno progressi con l'Ue, ma anche nelle discussioni in Svizzera, le condizioni affinché il Consiglio federale elabori un mandato negoziale verso la fine dell'anno sono buone, ha proseguito Fasel. «Entrambe le parti hanno interesse ad avere relazioni solide» e ad ampliarle, ha sottolineato.
Il Segretario di Stato, 62enne, ha assunto l'incarico il 1° settembre. Il diplomatico di carriera ha esperienza a livello multilaterale e bilaterale. Di recente, ha avuto la funzione di incaricato speciale per la diplomazia scientifica in seno alla Ginevra internazionale.
Productive first meeting during my inaugural visit to Brussels today. Thank you @JurajNociar and team for the friendly welcome and the useful stocktaking. The talks between our two teams will continue intensively. #swissEUrelations pic.twitter.com/76EsP3W42O
— Alexandre Fasel (@SwissMFAStatSec) September 21, 2023
Volentieri parliamone, pure in modo realista, pragmatico, ecc. ma senza ricatti! Ah... la prossima volta, al negoziatore che permette di inserire nel trattato una parola come "ghigliottina", va tagliata... la rendita
Essendo che la "ghigliottina" di cui parli è stata inserita deliberatamente da politici e negoziatori che avevano a cuore gli interessi di Bruxelles più di quelli svizzeri, cominciare a tagliare la rendita a costoro sarebbe un buon punto d'inizio. Comunque ora come ora questi politici e negoziatori non inseriranno più ghigliottine; sono diventati più ambiziosi, nei loro metodi.
Fuori dall’Europa basta patto bilaterale restiamo semplici ripristiniamo le frontiere il segreto bancario piazza finanziari principale a livello mondiale contingentare l’afflusso immigratorio modello Australiano
Modello Giapponese = meglio.
Come vogliono la Ucraina gratuitamente, allo stesso modo vogliono la Svizzera. Ci rimettiamo noi cittadini mentre i politici ne traggono vantaggio
Ticino tax free e indipendente. Non regaliamo il Ticino alla UE.
Traducendo dall'Orwelliano, «risoluzione delle controversie» e «trasferimento dinamico dei diritti» significano rispettivamente «l'UE decide chi ha ragione tra l'UE e la Svizzera» e «imposizione del diritto di Bruxelles alla Svizzera». Meno progressi si faranno in temi come questi, meglio sarà per noi e per l'intera Europa. Fare marcia indietro, ovviamente, sarebbe ancora meglio.