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SVIZZERARichiedenti l’asilo assegnati precocemente ai Cantoni, alle città e ai Comuni? «Il rischio va evitato»

05.06.23 - 12:08
È la posizione dei rappresentanti degli enti locali che siedono nello Stato maggiore Asilo (SONAS).
Ti-Press
Richiedenti l’asilo assegnati precocemente ai Cantoni, alle città e ai Comuni? «Il rischio va evitato»
È la posizione dei rappresentanti degli enti locali che siedono nello Stato maggiore Asilo (SONAS).

BERNA - In Parlamento, la richiesta del Consiglio federale di mettere a disposizione 132,9 milioni per ulteriori alloggi temporanei nel settore dell’asilo è controversa.
Come fa sapere il governo, «i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni che siedono nello Stato maggiore Asilo (SONAS) sottolineano che sarà difficile alloggiare i richiedenti l’asilo in assenza di tali strutture». Se non si trovassero nuove possibilità di alloggio, la Confederazione non potrebbe più adempiere tutti i suoi compiti nel sistema integrato dell’asilo. «In tal caso - spiega l’esecutivo - sussisterebbe il rischio che i richiedenti l’asilo debbano di nuovo essere assegnati precocemente ai Cantoni, alle città e ai Comuni». Secondo il SONAS «questo rischio va evitato».

 Il numero costantemente alto di nuovi richiedenti l’asilo e di persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina costituisce da mesi una grande sfida per la Confederazione, i Cantoni, le città e i Comuni. «Con il sostegno dell’esercito, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) è in grado di mettere a disposizione circa 5’000 ulteriori posti per ospitare i richiedenti l’asilo durante la procedura celere». Questo non sarà tuttavia sufficiente se, come da previsione, nelle prossime settimane il numero dei richiedenti l’asilo aumenterà notevolmente, anche perché l’esercito avrà di nuovo bisogno di una parte degli alloggi messi a disposizione. Pertanto il Consiglio federale ha chiesto preventivamente al Parlamento un credito di 132,9 milioni di franchi per 3000 letti in alloggi temporanei da allestire su aree dell’esercito». Senza queste ulteriori capacità di accoglienza la Confederazione non sarebbe più in grado di assolvere tutti i suoi compiti nel settore dell’asilo, con il rischio di sovraccaricare i centri federali d’asilo e di dover di nuovo assegnare precocemente i richiedenti l’asilo ai Cantoni.

I partecipanti alla riunione di giovedì del SONAS concordano che questo scenario va assolutamente evitato poiché «graverebbe ulteriormente sui Cantoni, le città e i Comuni, già molto sollecitati, e sarebbe contrario all’obiettivo e al compito della Confederazione di concludere il più rapidamente possibile le procedure d’asilo».

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