Cerca e trova immobili

SVIZZERAPedinamento Khan, saltano due dirigenti di Credit Suisse

01.10.19 - 07:34
Pierre-Olivier Bouée e Remo Boccali lasciano la banca con effetto immediato. Scagionato il CEO Tidjane Thiam
Keystone (archivio)
Secondo un rapporto pubblicato oggi, il COO Bouée ha ordinato a Boccali il 29 agosto di sorvegliare Khan.
Secondo un rapporto pubblicato oggi, il COO Bouée ha ordinato a Boccali il 29 agosto di sorvegliare Khan.
Pedinamento Khan, saltano due dirigenti di Credit Suisse
Pierre-Olivier Bouée e Remo Boccali lasciano la banca con effetto immediato. Scagionato il CEO Tidjane Thiam

ZURIGO - In seguito al caso Iqbal Khan, il top manager pedinato su ordine del suo ex datore di lavoro, il direttore operativo (COO) di Credit Suisse Pierre-Olivier Bouée e il responsabile della sicurezza Remo Boccali lasciano la banca con effetto immediato. Il CEO Tidjane Thiam era all'oscuro della vicenda.

Stando a un rapporto pubblicato oggi, basato su una inchiesta commissionata dal consiglio di amministrazione di Credit Suisse allo studio legale Homburger, il COO Bouée ha ordinato a Boccali il 29 agosto di sorvegliare Khan. Quest'ultimo aveva appena annunciato il passaggio alla concorrente UBS.

Il COO avrebbe preso questa decisione di sua iniziativa "per proteggere gli interessi della banca" senza consultare né il CEO Thiam, né qualsiasi altro membro della direzione generale, presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner compreso.

L'indagine di Homburger non ha invece trovato prove che il CEO avesse autorizzato o fosse a conoscenza del pedinamento di Khan prima del 18 settembre, quando la sorveglianza era ormai terminata.

Il COO si è assunto le proprie responsabilità e ha rassegnato le dimissioni dal consiglio d'amministrazione, "che le ha accettate con effetto immediato", indica la nota. Al suo posto è stato nominato l'attuale direttore finanziario (CFO) della filiale statunitense James Walker.

Reputazione scalfita - In una conferenza stampa tenutasi oggi a Zurigo, il presidente del cda Urs Rohner ha riaffermato il suo sostegno "a misure appropriate in vista della protezione degli interessi della banca, quando quadri dirigenti lasciano l'azienda". Ha tuttavia ritenuto che la sorveglianza di Iqbal Khan fosse "sbagliata e sproporzionata" e abbia arrecato "un grave pregiudizio alla reputazione della banca in questi ultimi giorni".

Dopo aver presentato le sue scuse ai dipendenti del Credit Suisse, ai clienti e agli azionisti, Rohner ha chiesto venia anche al suo ex banchiere e alla sua famiglia "per i disagi causati".

Il presidente del Credit Suisse ha poi insistito sul fatto che la sorveglianza dei dipendenti non faccia parte della "cultura aziendale" della banca e ha assicurato che in futuro questo genere di misure non figurerà più nella "toolbox" del gruppo.

Thiam all'insaputa dei fatti - Interrogato sulla credibilità della tesi secondo cui Thiam fosse all'insaputa dei fatti, Rohner ha ribadito il suo sostegno al CEO del Credit Suisse, di cui ha vantato i successi alla testa del numero due bancario elvetico.

Secondo il presidente del cda, la banca non ha alcun problema di governance. Rohner ha inoltre definito "inopportune" le richieste di rimettere in discussione il proprio mandato e ha precisato di avere il pieno sostegno dei membri del cda. Non ha neppure voluto esprimersi riguardo alle eventuali conseguenze giuridiche della vicenda.

Dal canto suo, il presidente del comitato d'audit John Tiner ha indicato che l'ex COO era al corrente "dei grandi rischi per la reputazione della banca" che comportava l'operazione di sorveglianza. Ha tuttavia ricordato che, dopo l'annuncio della partenza di Iqbal Khan ad inizio luglio, quest'ultimo aveva mantenuto contatti stretti con diversi dirigenti del suo ex datore di lavoro.

Tiner ha pure ammesso che i responsabili dell'inchiesta non avevano potuto accedere a tutte le informazioni nel quadro del loro mandato. In effetti, se le comunicazioni realizzate per mezzo dell'infrastruttura del Credit Suisse hanno potuto essere consultate nella loro interezza, quelle effettuate tramite terze applicazioni sono state in parte occultate.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE