Svizzera stuprata, i Carabinieri: "Parla italiano, ma non ha documenti"

La ragazza, residente in Ticino, è sotto shock, ma potrebbe soffrire di un deficit cognitivo
LUGANO - "Parla italiano, potrebbe essere Ticinese, ma è sprovvista di documenti". Sono pochi e frammentari i dettagli sull'identità della 21enne svizzera sequestrata e stuprata la notte scorsa in provincia di Milano, ritrovata in una zona poco frequentata nel comune di Carugate, dove sarebbe avvenuta la violenza.
"Che è svizzera lo sappiamo da una sorta di estratto di nascita che aveva con sé - ci spiegano i Carabinieri dalla provincia di Milano -, ma non ha un documento di identità sul quale è riportata la residenza per cui stiamo ancora indagando per cercare di contattare i suoi famigliari". La conferma che la ragazza è residente in Ticino arriva nel frattempo dalla Polizia cantonale.
La ragazza, condotta alla clinica Mangiagalli di Milano, è sola e in stato confusionale, non in grado insomma di rispondere come dovrebbe alle domande delle forze dell'ordine: "Non sappiamo se sia a causa dello shock, ma sospettiamo che soffra di un deficit psichico. Stiamo facendo di tutto per capire chi è e da dove viene".




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