Iran-Israele, come si sta muovendo la Svizzera

Il personale diplomatico elvetico rimane attivo sia a Tel Aviv che a Teheran. Intanto si è deciso cosa fare coi cittadini svizzeri nei due Paesi.
TEL AVIV/TEHERAN - In Medio Oriente sale sempre più la tensione con i continui attacchi reciproci tra Israele e Iran.
Attualmente, nel paese iraniano ci sono, fa sapere il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), circa 200 cittadini svizzeri, di cui 75 viaggiatori registrati sulla piattaforma Travel Admin.
Soldati svizzeri in Israele - Per ora rimangono operative le ambasciate in entrambe le nazioni coinvolte. Per proteggere il suo personale diplomatico a Tel Aviv, Berna ha scelto di inviare delle unità speciali del Detachement de reconnaissance 10 (DRA 10).
Collaborerà con l'esercito israeliano per assicurare l'incolumità dei dipendenti dell'ambasciata.
Il ruolo dell'ambasciatrice in Iran - A Teheran, gli edifici che ospitano il corpo diplomatico elvetico sono poco fuori da una zona ritenuta a rischio. L'attività dell'ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano continua, anche in un'ottica di mediazione tra Stati Uniti e Iran.
Nessun aereo speciale - Per quanto concerne i cittadini svizzeri presenti, il Dfae non pare intenzionato al momento a organizzare delle evacuazioni. Chi vuole partire lo fa «a suo rischio e pericolo». I viaggi nei due Paesi, va detto, sono sconsigliati già da alcuni mesi.