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ARGOVIA

Dramma di Berikon, la Procura chiude le comunicazioni: «Minorenni da tutelare»

La 14enne resta la principale (e unica sospettata). La tesi delle “migliori amiche”. L'incredulità nei due paesi: «Qui da noi nessuno gira con dei coltelli».
20min/Daniel Krähenbühl
Fonte 20 Minuten, Aargauer Zeitung, Tele M1
Dramma di Berikon, la Procura chiude le comunicazioni: «Minorenni da tutelare»
La 14enne resta la principale (e unica sospettata). La tesi delle “migliori amiche”. L'incredulità nei due paesi: «Qui da noi nessuno gira con dei coltelli».

BERIKON (AG) - Erano compagne di classe e migliori amiche, ma qualcosa si è rotto. Poi l'incontro nei boschi, verosimilmente per chiarirsi, lo scontro e il dramma inaudito.

Ha letteralmente annichilito la comunità della cittadina argoviese di Berikon (AG) e della vicina Rudolfstetten (AG) - e scioccato l'intera Svizzera - la morte di una 15enne, vittima di una 14enne, anche lei rimasta ferita nel diverbio.

Una tragedia inspiegabile che lascia ancora moltissimi interrogativi, entrambe le ragazze erano note ed erano ritenute «tranquille» e assolutamente non problematiche. La più grande delle due, di origini portoghesi stando a Tele M1 che sostiene anche la tesi delle “migliori amiche”, era stata definita dai ragazzi della cittadina «timida e gentile».

Per tutti, quanto accaduto è un vero e proprio fulmine a ciel sereno: «Qui da noi nessuno gira con dei coltelli», confermano altri giovanissimi a 20 Minuten.

Durante tutta la giornata di ieri il peregrinaggio di ragazzi e adulti all'altarino commemorativo nei boschi fra i due paesi è stato costante.

A fronte di questa incredulità e preoccupazione collettiva, il Ministero pubblico del canton Argovia conferma martedì mattina a 20 Minuten l'intenzione di chiudere definitivamente ogni canale di comunicazione con media e pubblico.

La motivazione è legata alla volontà di tutelare le persone coinvolte, entrambe minorenni, come previsto dalla Legge federale sul diritto penale minorile: «Poiché l'autore del reato è minorenne, sussiste una particolare esigenza di protezione, che comporta un obbligo assoluto di riservatezza da parte delle autorità», spiega a 20 Minuten il portavoce della Procura argoviese Adrian Schuler.

È possibile, ma non assicurato, che in futuro verranno diffuse informazioni ulteriori come la formalizzazione dell'accusa nei confronti della presunta autrice. Stando alle autorità, lo ricordiamo, al momento è esclusa la partecipazione di terze persone.

Questo significa che la 14enne è, e resta, la principale e unica sospettata e non se ne cercano altri. Nel frattempo, lo ricordiamo, il corpo della 15enne verrà sottoposto ad autopsia.

Sempre la Polizia cantonale, nella giornata di lunedì, si è recata alla scuola frequentata dalle due ragazze, non per seguire una qualche pista d'indagine, ma per fornire appoggio alla Direzione dell'istituto - riferisce la Aargauer Zeitung - per il rischio di possibili scoppi di violenza fra gli allievi.

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