Cerca e trova immobili
TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA

I soccorritori svizzeri sono pronti per il ritorno a casa

Dopo una settimana di aiuto alla popolazione, la squadra ripartirà domani verso la Svizzera
20Minuten
Fonte Ats ans
I soccorritori svizzeri sono pronti per il ritorno a casa
Dopo una settimana di aiuto alla popolazione, la squadra ripartirà domani verso la Svizzera
ANKARA - A quasi una settimana dal devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, le squadre di soccorritori elvetici stanno preparando il viaggio di ritorno in Svizzera previsto per domani. La Catena svizzera di salvataggio è rius...

ANKARA - A quasi una settimana dal devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, le squadre di soccorritori elvetici stanno preparando il viaggio di ritorno in Svizzera previsto per domani. La Catena svizzera di salvataggio è riuscita a proteggere le aree danneggiate e ha estratto dalle macerie in totale undici persone vive, tra cui due bebè.

La smobilitazione avviene in coordinamento con le autorità turche e con le altre squadre di soccorsi internazionali, ha indicato oggi il Dipartimento degli affari esteri (Dfae) all'agenzia Keystone-ATS. Gli 87 soccorritori elvetici erano partiti alla volta della Turchia lunedì scorso.

Ieri un secondo gruppo di dodici persone del Corpo svizzero d'aiuto umanitario (Csa) è giunto nel distretto di Hatay (Turchia). Il passaggio di consegne dalla Catena svizzera di salvataggio al Csa si è svolto oggi a mezzogiorno. I membri del Csa si concentrano ora sull'aiuto alla sopravvivenza delle persone colpite sul posto.

La necessità di rifugi resistenti all'inverno è grande. Gli abitanti hanno pure bisogno di spiegazioni sull'uso degli edifici che sono rimasti in piedi, nonché sulle cure mediche di base, ha precisato un portavoce del Dfae.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE