Cerca e trova immobili
ZUGO

Una bara preistorica sotto una scuola a Baar

La scoperta degli operai ha fermato i lavori per l'ampliamento di un edificio scolastico nel canton Zugo
Jochen Reinhard
Fonte Ats
Una bara preistorica sotto una scuola a Baar
La scoperta degli operai ha fermato i lavori per l'ampliamento di un edificio scolastico nel canton Zugo
ZUGO - A Baar (ZG) è stata scoperta una tomba di 4'500 anni fa. Lo scheletro, che giaceva sotto lastre di pietra, è quello di un uomo tra i 30 e i 50 anni. La tomba è stata scoperta durante i lavori di scavo per l'ampliamento di...

ZUGO - A Baar (ZG) è stata scoperta una tomba di 4'500 anni fa. Lo scheletro, che giaceva sotto lastre di pietra, è quello di un uomo tra i 30 e i 50 anni.

La tomba è stata scoperta durante i lavori di scavo per l'ampliamento di un edificio scolastico, ha dichiarato lunedì l'Ufficio dei monumenti storici e dell'archeologia del canton Zugo. Una scavatrice ha portato alla luce due lastre di pietra a due metri di profondità.

Lo scheletro, che si trovava sotto le lastre, è stato recuperato dall'archeologo cantonale in collaborazione con l'Istituto di medicina legale dell'Università di Berna. Secondo le usanze del tardo Neolitico, l'uomo è stati sepolto con le braccia e le gambe piegate e disteso sul lato destro del corpo con il viso rivolto a sud. Accanto allo scheletro si trovava un oggetto funerario a forma di coppa, decorato con impronte di corde intrecciate.

È la prima volta che viene ritrovato uno scheletro neolitico nel Canton Zugo. Le tombe di questo periodo sono "molto rare" in Svizzera, ha dichiarato l'ufficio archeologico.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE