Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Le proteste pacifiche contro il razzismo e la violenza della polizia

I raduni sono avvenuti su appello del collettivo "Exit Racism Now"
keystone-sda.ch (URS FLUEELER)
La manifestazione di Lucerna contro il razzismo e la violenza della polizia.
Fonte Ats
Le proteste pacifiche contro il razzismo e la violenza della polizia
I raduni sono avvenuti su appello del collettivo "Exit Racism Now"
BERNA - In diverse città svizzere questa sera, decine di persone hanno manifestato contro il razzismo e la violenza della polizia con marce, minuti di silenzio, discorsi e candele accese. Le proteste sono rimaste pacifiche. Tra le altre cose &...

BERNA - In diverse città svizzere questa sera, decine di persone hanno manifestato contro il razzismo e la violenza della polizia con marce, minuti di silenzio, discorsi e candele accese. Le proteste sono rimaste pacifiche.

Tra le altre cose è stata chiesta una punizione coerente per l'eccessiva violenza della polizia e la creazione di un organismo investigativo indipendente.

Secondo le valutazioni dei corrispondenti dell'agenzia Keystone-ATS, a Zurigo, nella Helvetiaplatz, si sono riunite da cento a duecento persone. A Basilea, vicino a Wettsteinplatz, e a Lucerna, vicino al Nationalquai, c'erano una trentina di manifestanti.

I raduni sono avvenuti su appello del collettivo "Exit Racism Now" in seguito, tra l'altro, alla morte di un nero di 37 anni che soffriva di problemi psichici ucciso dalla polizia alla fine di agosto alla stazione di Morges (VD). Un agente si era sentito minacciato dall'uomo che aveva in mano un coltello, con una lama di 13 centimetri. Gli agenti presenti sulla scena sono stati successivamente criticati anche per aver prestato i primi soccorsi troppo tardi.

La procura vodese ha aperto un'inchiesta penale per omicidio intenzionale. Le indagini condotte dagli inquirenti della scientifica hanno già permesso di stabilire che tre colpi d'arma da fuoco sono stati sparati da un solo poliziotto, uno di questi ha provocato un'emorragia fatale. La vittima, nata e domiciliata a Zurigo, era sconosciuta alle autorità vodesi, mentre era nota alla polizia zurighese.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE