"Una cellula dell'ISIS si è installata a Winterthur"
Secondo un esperto quattro persone domiciliate nella località zurighese sono partite per la jihad quest'anno. Un quinto avrebbe fatto lo stesso più recentemente
ZURIGO - "Un uomo che vive a Winterthur si è radicalizzato negli ultimi mesi. È partito di recente per la Siria". A raccontare questi dettagli inquietanti al quotidiano Landbote è Kurt Pelda, giornalista ed esperto della Siria. "Questa sarebbe la sesta persona domiciliata nella località zurighese che parte per la jihad. Quattro solo quest'anno e questa sarebbe la quinta persona, nel 2015", spiega il giornalista.
L'esperto afferma inoltre come molti altri giovani di Winterthur si siano radicalizzati nell'ultimo mese. Lui è convinto: "Lo Stato islamico ha una cellula a Winterthur che è legata in un modo o nell'altro alla moschea An'nur".
Un gruppo di lavoro per la lotta contro la radicalizzazione - Il politico locale Blerim Bunjaku (PS) è della stessa opinione: "Ho sentito parlare di alcuni giovani estremisti a Winterthur che desiderano entrare nelle file dell'ISIS in Siria", ha spiegato al Landbote.
Atef Sahoun, presidente dell'associazione che gestisce il luogo di preghiera citata da Kurt Pelda, nega le accuse. E garantisce che chiunque mostri segni di radicalizzazione è escluso dalla moschea An'nur. Le altre moschee e associazioni musulmane della regione, interrogate dal quotidiano, assicurano di non conoscere giovani estremisti.
Blerim Bunjaku, intanto, ha creato un gruppo di lavoro al fine di garantire che i giovani vengano indottrinati. Il socialista vuole aiutare in particolar modo le moschee che, secondo lui, non sanno come affrontare il problema e si sentono trascurate dalle autorità.




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