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SVIZZERAFerrovie: «L’ampliamento delle linee è dannoso, colpa dell’ego dei politici dei cantoni»

08.03.24 - 09:38
Thomas Küchler, direttore della SOB: «Le conseguenze, anche in termini di costi, saranno enormi».
Ferrovia Retica (ARCHIVIO)
Fonte NZZ
Ferrovie: «L’ampliamento delle linee è dannoso, colpa dell’ego dei politici dei cantoni»
Thomas Küchler, direttore della SOB: «Le conseguenze, anche in termini di costi, saranno enormi».

BERNA - Fra meno di un anno, Thomas Küchler, direttore della Südostbahn (SOB) andrà in pensione. Dopo una vita passata a occuparsi di ferrovie, in un’intervista alla NZZ fa il punto sul comparto, non risparmiando critiche alle scelte federali e alla politica, accusata di «essere interessata solo al taglio dei nastri»

Küchler comincia criticando il progetto “Prospettiva Ferrovia 2050”, definito «un errore fondamentale». Inoltre, partendo dall’espansione prevista sul lago di Walen, il direttore della SOB specifica come, spesso, quel tipo di richieste siano mosse solo da interessi politici. «Provengono tutte dai Cantoni. Ho fatto parte della Commissione Trasporti del Consiglio degli Stati. Mi sembrava di essere in un bazar. Questo atteggiamento danneggia la ferrovia. Solo il tunnel tra Losanna e Ginevra è necessario, perché ci sono grossi problemi nella Svizzera romanda».

Oggi, per Küchler, a differenza di quanto succedeva vent’anni fa, «l'espansione delle ferrovie ha poco a che fare con argomenti tecnici o di mercato, ma serve soprattutto ad aumentare la visibilità: i politici dei Cantoni vogliono tagliare il maggior numero possibile di nastri rossi. Questo rende difficile prendere decisioni importanti».

Il rischio è commettere gli stessi errori della Germania: «Ormai si guarda solo quanti soldi sono rimasti da spendere sul fondo per l'infrastruttura ferroviaria. Tuttavia, ogni miliardo che usiamo per l'ammodernamento comporta costi successivi di 30-40 milioni di franchi all'anno. Le conseguenze finanziarie dell'ultima e della prossima fase di espansione sono enormi. La conservazione dell'infrastruttura deve avere la priorità sull'espansione, come previsto dalla legge. Tuttavia, il Consiglio federale e l'amministrazione non hanno la volontà di fissare dei limiti per i Cantoni».

Prospettiva ferrovia 2050

Con la strategia a lungo termine denominata "Prospettiva ferrovia 2050" presenta lo scorso agosto, il Consiglio federale ha deciso che in futuro l'ampliamento del traffico su rotaia dovrà focalizzarsi sugli agglomerati, ossia sui collegamenti al loro interno e tra di loro.
L'offerta ferroviaria dovrà essere migliorata soprattutto sulle brevi e medie distanze, aumentando ad esempio i collegamenti all'interno della rete regionale e valorizzando le stazioni suburbane. Sulle tratte a lunga distanza il Consiglio federale intende potenziare la ferrovia là dove non è ancora concorrenziale rispetto al traffico stradale e aereo.

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