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SVIZZERA/ ISRAELE

Gli aiuti svizzeri rischiano di finire in mano ai terroristi?

Dopo il massacro dei civili in Israele, l'attenzione si concentra sui finanziamenti. Il DFAE: «I fondi svizzeri non hanno aiutato Hamas».
Imago archivio
Fonte BLICK
Gli aiuti svizzeri rischiano di finire in mano ai terroristi?
Dopo il massacro dei civili in Israele, l'attenzione si concentra sui finanziamenti. Il DFAE: «I fondi svizzeri non hanno aiutato Hamas».
BERNA -  L’azione compiuta dai miliziani di Hamas ha portato all’uccisione di più di 1200 israeliani e al rapimento di oltre 150 civili. Da dove arrivano i soldi per i razzi, i fucili, le bombe a mano e i droni usati dai terro...

BERNA -  L’azione compiuta dai miliziani di Hamas ha portato all’uccisione di più di 1200 israeliani e al rapimento di oltre 150 civili. Da dove arrivano i soldi per i razzi, i fucili, le bombe a mano e i droni usati dai terroristi? Sono tutti finanziamenti diretti da parte di Stati esteri? 

Stando a quanto riporta il Blick, una parte potrebbe provenire dai vari programmi governativi di sviluppo e finanziamento e dalle organizzazioni non governative. Diversi milioni di franchi destinati alle popolazioni bisognose residenti a Gaza o in Cisgiordania che potrebbero venire, in qualche modo, intercettati e "dirottati" dai gruppi paramilitari islamici o dai loro fiancheggiatori.

Una delle principali donatrici dei palestinesi è proprio la Confederazione (l’UE è al primo posto), che fornisce in media 39 milioni di franchi per l’aiuto umanitario, la cooperazione, lo sviluppo e gli sforzi di Pace in Medio Oriente.  Di questi 39 milioni, 12 sono destinati all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente. Altri finanziamenti confluiscono su progetti portati avanti, per esempio, dal Consiglio norvegese per i rifugiati e da HEKS.

Ma il giro dei soldi può non essere sempre chiaro. Solo per l'anno 2022, NGO Monitor (agenzia non governativa israeliana, è giusto sottolinearlo) ha rilevato che, in generale, nel 10% dei casi non si riesce a capire per cosa venga effettivamente speso il denaro.  Il rischio, quindi, è che parte delle ingenti risorse economiche non finiscano nelle giuste mani.

A questo proposito, il Dipartimento federale degli Affari esteri (DFAE) ha dichiarato, su richiesta del Blick, di «non essere a conoscenza di fondi svizzeri che abbiano favorito Hamas, Hezbollah e le loro attività». La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) «attribuisce grande importanza alla garanzia che il suo sostegno finanziario sia utilizzato in modo appropriato». 

Inoltre, il DFAE effettua sistematicamente un attento monitoraggio di tutti i suoi partner e dispone di «diversi strumenti di gestione e controllo per anticipare e limitare i rischi operativi e politici che possono essere associati alla cooperazione con i partner contrattuali». In ogni caso, il DFAE ha deciso di riesaminare attentamente tutti i flussi finanziari.

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