Il 26enne dovrà andare a processo al Tribunale penale federale (TPF)
BERNA - Un cittadino turco 26enne, residente nel canton Sciaffusa, dovrà presentarsi davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona con l'accusa di aver commesso reati legati la terrorismo. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) gli contesta il sostegno ai gruppi vietati "Al-Qaïda" e "Stato islamico" nonché alle organizzazioni associate e di aver prodotto e reso accessibili rappresentazioni di atti di cruda violenza.
Il relativo procedimento è stato aperto nell'ottobre 2019, ricorda l'MPC in una nota odierna. Dopo quelle che vengono definite "ampie indagini", la procura federale ha ora promosso l'accusa contro l'imputato e reso noto le violazioni di cui si sarebbe macchiato.
«Ha incoraggiato un minorenne»
Concretamente, il ministero pubblico ritiene che l'uomo abbia incoraggiato un minorenne a caldeggiare l'ideologia dello Stato islamico e a recarsi in Siria nei territori controllati dall'ISIS per unirsi a quest'ultimo. La persona residente in Austria è stata arrestata dalle autorità di Vienna poco prima della prevista partenza per il Medio Oriente.
L'imputato è inoltre accusato di aver fabbricato e divulgato materiale di propaganda per gruppi terroristici di matrice islamica. In particolare, avrebbe creato e gestito «con notevole dispendio di tempo una propria 'agenzia mediatica' in quanto ha tradotto, elaborato e diffuso attraverso i suoi canali social media il relativo materiale di propaganda», si legge nel comunicato.
«Sostegno materiale»
La procura contesta altresì al turco il sostegno materiale al gruppo vietato ISIS. Questi avrebbe infatti raccolto denaro, attraverso una piattaforma di donazioni, allo scopo di farlo pervenire a esponenti dello Stato islamico in un campo di prigionia in Siria e aiutarli in questo modo a fuggire.
In più, avendo memorizzato numerosi video e immagini dal contenuto violento e avendo inviato una di queste foto a un'altra persona, l'MPC ritiene che l'uomo si sia reso colpevole di aver fabbricato e reso accessibili rappresentazioni di atti di cruda violenza. In ogni caso, come sempre, fino al passaggio in giudicato della sentenza vale la presunzione di innocenza, viene ricordato nella nota.