
BERNA - Per il sesto anno consecutivo, la Federazione Svizzera dei Sordi ha scelto il "Segno dell'anno", il segno legato alla parola che ha dominato la cronaca e condizionato maggiormente la quotidianità delle persone.
E dopo "Trump" nel 2016, "Roger Federer" nel 2017, "Alain Berset" nel 2018, "Greta Thunberg" nel 2019 e "Coronavirus" nel 2020, la comunità svizzera dei sordi e dei segnanti quest'anno ha scelto "Vaccino" come Segno dell'anno 2021. Una decisione, questa, che ha fatto praticamente l'unanimità tra le persone non udenti che hanno effettuato il sondaggio. «Questo segno - precisa la Federazione Svizzera dei Sordi - non ha creato a molte discussioni o dibattiti, poiché questo tema ha influito sulla vita di tutti».
Al di là del suo aspetto simbolico e ludico, la nomina del segno dell'anno è anche un'occasione per la Federazione svizzera dei sordi di ricordare l'importanza della lingua dei segni e l'importanza del suo riconoscimento per l'inclusione delle persone sorde nella nostra società. «La lingua dei segni - sottolinea la presidente Tatjana Binggeli - è una lingua che si evolve negli anni, adattandosi all'attualità. Essendo la lingua naturale per i sordi, permette loro di esprimersi e di partecipare alla vita sociale su un piano di parità con gli udenti».
Per il sesto anno consecutivo, la Federazione Svizzera dei Sordi ha scelto il "Segno dell'anno", il segno legato alla parola che ha dominato la cronaca e condizionato maggiormente la quotidianità delle persone.