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SVIZZERACasse malati, 300 milioni di riserve saranno restituite agli assicurati

17.09.21 - 10:39
Le due modalità scelte sono rimborsi effettivi o sconti sui premi.
Tipress (simbolica)
Fonte Ats
Casse malati, 300 milioni di riserve saranno restituite agli assicurati
Le due modalità scelte sono rimborsi effettivi o sconti sui premi.
L'UFSP dovrà valutare e approvare le proposte dei colossi assicurativi.

BERNA - Le quattro grandi casse malati CSS, Groupe Mutuel, Helsana e Assura intendono restituire circa 300 milioni di franchi delle loro riserve agli assicurati. E questo, già l'anno prossimo. Le forme di risarcimento prese in considerazione sono rimborsi effettivi o sconti sui premi mensili.

In ballo decine di milioni di franchi - Assura rimborserà già una trentina milioni di franchi ai suoi 500'000 assicurati nelle prossime settimane, ha detto la portavoce Karine Devalte, a conferma di una notizia in tal senso pubblicata ieri da "Le Temps". Helsana offrirà sconti sui premi mensili l'anno prossimo. La compagnia di assicurazione ha chiesto all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) una riduzione delle riserve di 70 milioni di franchi, ha precisato il portavoce Gaël Saillen. La CSS intende rimborsare 90 milioni di franchi ai suoi assicurati attraverso sconti, ha confermato la portavoce Isabelle Tasset. Il Groupe Mutuel ha pure chiesto all'UFSP una riduzione delle riserve, per un importo di 113 milioni di franchi, che dovrebbe ritornare agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi.

Proposte al vaglio delle autorità federali - L'UFSP non ha voluto fare commenti. Tuttavia, deve ancora approvare le proposte degli assicuratori. Il Consiglio federale annuncerà i nuovi premi di cassa malati alla fine del mese. Secondo le stime di "Le Temps", malgrado una crescita dei costi sanitari del 3%, i premi non dovrebbero aumentare di più dell'1% grazie ai rimborsi delle riserve.

Al centro del dibattito politico - Il Parlamento si sta occupando della questione delle riserve degli assicuratori. In seguito a una mozione del leghista ticinese Lorenzo Quadri, il Consiglio nazionale ha deciso ieri di obbligare le casse malati a ridurre le loro riserve, che ammontano a quasi 12 miliardi di franchi in totale, ossia più del 200% del minimo richiesto.

Da cantone a cantone - Quadri, oltre a chiedere che la riduzione delle riserve eccessive delle casse malattia sia obbligatoria e non più facoltativa, vorrebbe che l'importo della riduzione non sia più ripartito «tra gli assicurati nel raggio d'attività territoriale dell'assicuratore» ma su base cantonale, essendo i premi di cassa malattia formati su base cantonale. La misura terrebbe così adeguatamente conto di chi ha pagato premi eccessivi e chi invece troppo bassi.

Il Governo non è entusiasta - Il Consiglio federale si oppone a questa proposta, che deve ancora passare al vaglio della Camera dei Cantoni. L'Esecutivo crede di aver fatto il possibile rivedendo l'ordinanza lo scorso aprile al fine di incoraggiare gli assicuratori sanitari a ridurre volontariamente le loro riserve. Ha abbassato il livello di riserva minima stabilito dai requisiti legali dal 150 al 100%. Questa revisione sarà applicata per la prima volta quando saranno approvati i premi 2022. Secondo il Governo, rendere obbligatoria la riduzione delle riserve che superano un determinato ammontare significherebbe fissare un tetto e ciò implicherebbe rischi finanziari occulti per gli assicuratori.

Un controprogetto per la questione premi - Nel frattempo il Consiglio federale adotta in via definitiva il messaggio concernente il controprogetto all'iniziativa «Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)» lanciata dal Partito socialista. 

Il controprogetto del Consiglio federale chiede a ciascun Cantone di destinare alla riduzione dei premi un importo corrispondente a una percentuale minima dei costi lordi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) generati dagli assicurati domiciliati sul proprio territorio. La percentuale dipenderà da quanto graveranno i premi sul 40 per cento degli assicurati con il reddito minore. Il contributo federale, già vincolato ai costi, resterà invece invariato. 

Con il controprogetto, il Consiglio federale intende permettere di agire in modo più efficace e duraturo sull’onere finanziario rappresentato dai premi per i bilanci delle economie domestiche. Inoltre, il controprogetto incentiva i Cantoni a contenere i costi lordi dell’AOMS. 

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