Droni e termocamere per mettere in salvo cuccioli di capriolo

Oltre trecento i volontari che hanno protetto i piccoli, che si nascondono nell'erba alta, dalle falciatrici.
BERNA - L'Associazione Salvataggio Caprioletto Svizzero ha salvato quest'anno 2'569 cuccioli di capriolo in Svizzera, quasi il doppio dell'anno scorso. Oltre 200 squadre e un totale di 319 volontari, con l'aiuto di droni e termocamere, hanno permesso di scovarli nei campi, mettendoli in salvo dalle falciatrici.
Il pericolo - Durante le operazioni di sfalcio dei prati dei contadini capita che i piccoli vengano feriti e uccisi, poiché si rannicchiano tra l'erba alta e nelle prime settimane di vita sono difficilmente individuabili per via del loro pelo maculato.
La tecnologia - L'osservazione dall'alto, con droni e termocamere, permette di salvare più cuccioli rispetto ai metodi tradizionali, che consistono semplicemente nello scacciare gli animali infastidendoli con luci o agitando dei panni. Tali sistemi sono già utilizzati da un paio d'anni anche nei Grigioni.
Alla ricerca di volontari - Quest'anno le condizioni meteo non hanno agevolato il lavoro dei volontari, che hanno sorvolato oltre 16'000 ettari di terreno alla ricerca dei cuccioli: gli agricoltori hanno infatti falciato i prati in una volta, approfittando delle schiarite. Ora, l'associazione vuole trovare più volontari per coprire un'area ancora maggiore: a questo scopo ha previsto alcuni appuntamenti informativi virtuali, solo in francese e tedesco, dal 9 al 19 agosto per mobilitare nuovi aiutanti e formare piloti di droni.




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