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SVIZZERAUn effetto perverso della pandemia: il "grooming"

25.04.21 - 12:16
Aumentano i casi di pedofilia online: adulti che flirtano con minori con scopi manifestamente sessuali.
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Un effetto perverso della pandemia: il "grooming"
Aumentano i casi di pedofilia online: adulti che flirtano con minori con scopi manifestamente sessuali.
«Altro che salire in macchina con estranei, il percolo maggiore oggi è su Internet», spiega un'esperta.

ZURIGO - I casi di adulti che contattano minori con intenzioni sessuali sono più frequenti, scrive oggi la SonntagsZeitung. Un fenomeno chiamato "grooming". Gli adulti, spesso, seguono lo stesso modus operandi. Cercano di conquistare la fiducia dei giovani sui social network e nelle chat di giochi online, con complimenti ed empatia. Una volta che la relazione è appena stabilita, chiedono un incontro o l'invio di foto intime. 

Questi atti non sono certamente nuovi, ma sono diventati più frequenti con la pandemia. L'associazione Pro Juventute Svizzera ha osservato che le richieste di questo tipo sono aumentate del 10% in un anno.

Il pericolo più grande oggi è su Internet - «Ai bambini inculchiamo ancora oggi di non salire in macchina con estranei, quando invece il pericolo maggiore oggi è su Internet, soprattutto in tempi di coronavirus», spiega Regula Bernhard Hug della Fondazione Protezione dell'infanzia Svizzera. E punta il dito sulle misure di protezione insufficienti: «In molti Cantoni mancano il personale e le risorse tecniche necessarie. Come si può fermare un groomer?» Chiede quindi un miglioramento nella lotta contro queste pratiche.

Un app, ma non basta - Secondo Lulzana Musliu, portavoce di Pro Juventute, «la migliore prevenzione per i bambini è rafforzare le loro competenze mediatiche». L'associazione ha lanciato questa primavera un'applicazione, chiamata "Wup", che invia un messaggio di allerta quando un giovane intende comunicare il suo indirizzo o inviare foto in abiti succinti.
 

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