Privatizzare Postfinance? Un'operazione «dannosa»

Lo sostiene il sindacato Syndicom, che parla di una riduzione della qualità del servizio pubblico
BERNA - La Posta è un'azienda «solida» che continua a fare profitti nonostante la pandemia. La privatizzazione di Postfinance metterebbe quindi in pericolo questo modello di successo e ridurrebbe la qualità del servizio pubblico, sottolinea il sindacato Syndicom.
In Svizzera, a differenza di molti altri paesi europei, la Posta se la cava senza finanziamenti pubblici, anche in tempi di crisi, ha sottolineato il sindacato. La chiave di questo successo sta nei mandati di servizio universale, cioè nei servizi postali e finanziari, che sono strettamente intrecciati.
«Se Postfinance venisse staccata da questo modello di successo e privatizzata, il servizio universale nel suo insieme sarebbe in pericolo», afferma David Roth, segretario centrale del settore logistico di Syndicom. «Questo potrebbe portare a una riduzione del numero di uffici postali e a un servizio pubblico più scadente per la popolazione, oltre a un deterioramento delle condizioni di lavoro del personale».
Syndicom critica anche il rifiuto della Posta di concedere al personale un aumento di stipendio per le eccezionali prestazioni degli ultimi mesi. La Posta ha ribattuto di aver versato premi speciali.




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