Cerca e trova immobili
ZURIGO

Alcuni operatori della sanità vogliono un'associazione anti-vaccino

Gli interessati si sono organizzati tramite il servizio di messaggistica Telegram.
keystone
Fonte ats
Alcuni operatori della sanità vogliono un'associazione anti-vaccino
Gli interessati si sono organizzati tramite il servizio di messaggistica Telegram.
«È urgente lottare e scendere in piazza: ci stanno usando come cavie», afferma un dipendente del ramo in una chat.
ZURIGO - Un gruppo di operatori del settore sanitario vuole formare un'associazione professionale per opporsi alla vaccinazione anti-Covid in corso. Gli interessati si sono organizzati tramite il servizio di messaggistica Telegram, rivela il Sonntags...

ZURIGO - Un gruppo di operatori del settore sanitario vuole formare un'associazione professionale per opporsi alla vaccinazione anti-Covid in corso.

Gli interessati si sono organizzati tramite il servizio di messaggistica Telegram, rivela il SonntagsBlick. «È urgente lottare e scendere in piazza: ci stanno usando come cavie», afferma un dipendente del ramo in una chat.

Stando al domenicale le fila dell'associazione emergente sarebbero tirate da Patrick Jetzer, un attivista che fino a pochi mesi or sono fa lavorava nel reparto vendite di Pfizer, il gigante farmaceutico statunitense che ha lanciato sul mercato un vaccino con la società tedesca Biontech.

Licenziato in settembre da Pfizer, Jetzer si è fatto conoscere pubblicamente come personalità scettica riguardo all'approccio ufficiale in tema di coronavirus. In un video esorta ora gli infermieri a non vaccinarsi e a ritirarsi dalle loro associazioni, per fondare un nuovo organismo. A questo proposito offre aiuto legale.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE