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SVIZZERAMulte disciplinari per chi viola le norme Covid, c'è il primo "sì"

20.11.20 - 16:44
La Commissione del Nazionale ha invece rifiutato la possibilità di destinare risorse per avere più personale sanitario
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
Multe disciplinari per chi viola le norme Covid, c'è il primo "sì"
La Commissione del Nazionale ha invece rifiutato la possibilità di destinare risorse per avere più personale sanitario
Ha poi stabilito che se Cantone o Confederazione emanano un divieto di attività per un settore, devono rimborsare a imprese e indipendenti tutti i contributi sociali.

BERNA - Le persone allergiche alla mascherina o che non rispettano i piani di protezione prescritti vanno multate, come prevede una modifica urgente della legge Covid-19 proposta dal Consiglio federale. Lo ha deciso la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N). Con 13 voti a 10 ha respinto la proposta di stralciare questa nuova disposizione.

Nella sua seduta del 18 novembre il Consiglio federale aveva deciso di proporre al Parlamento adeguamenti mirati della legge Covid-19, per meglio reagire agli sviluppi attuali della seconda ondata della pandemia. Tra le altre cose, ha proposto una modifica della legge sulle multe disciplinari (LMD) in modo da poter nuovamente punire le contravvenzioni di lieve entità alla legge sulle epidemie (LEp), come le violazioni dell’obbligo di portare la mascherina, con la procedura della multa disciplinare. 

Dopo una vivace discussione la CSSS-N ha rifiutato, con 14 voti a 10, la possibilità di destinare risorse finanziarie della Confederazione per incrementare il personale sanitario con l'intento di affrontare il prolungato carico supplementare causato dall'epidemia di coronavirus.

La CSSS-N ha poi stabilito (10 voti a 8 e 5 astensioni) che se un Cantone o la Confederazione emanano un divieto di attività per un settore, l'autorità responsabile della decisione deve rimborsare alle imprese e agli indipendenti interessati tutti i contributi sociali. Questa normativa dovrebbe applicarsi a partire dal 1° ottobre 2020.

Con 17 voti a 1 e 4 astensioni, la CSSS-N propone inoltre che la Confederazione conceda contributi a fondo perso per un massimo di 115 milioni di franchi ai club sportivi professionisti e semiprofessionisti soltanto se i Cantoni vi partecipano in ragione del 20%. I 115 milioni a fondo perso fanno parte del pacchetto di 175 milioni messo a disposizione del Governo per lo sport, in difficoltà a causa del coronavirus e delle misure protettive per farvi fronte.

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